Principale Ambiente & Salute Dopo il DdL ‘Semplificazioni’ anche la Basilicata deve investire sulle farmacie

Dopo il DdL ‘Semplificazioni’ anche la Basilicata deve investire sulle farmacie

Per Federfarma è necessaria una tabella di marcia che coinvolga tutti gli attori della sanità

E’ stato varato dal Consiglio dei Ministri il Disegno di legge ‘Semplificazioni’ che interviene anche sul settore delle farmacie. Un primo passo in avanti, in attesa dell’approvazione e della conversione in legge, che trasformerà di fatto le farmacie facendole assurgere ad un ruolo preponderante nel panorama del Servizio Sanitario Nazionale trasformandole in mini aziende sanitarie.

Sarà la trasformazione di fatto in quelle che già oggi sono le ‘farmacie dei servizi’ con non più solo la distribuzione di prodotti da banco e farmacologici, ma con l’implementazione di servizi all’utenza utili anche per abbattere il sistema delle liste d’attesa che quasi ovunque, da nord a sud, risente di inceppature che potrebbero essere smorzate conferendo più ruolo fattivo proprio alle farmacie. Per il Presidente di Federfarma Basilicata Antonio Guerricchio, “dare la possibilità alle farmacie di garantire servizi all’utenza offrendo la possibilità di somministrare tutti i vaccini, effettuare analisi cliniche di routine, espletare la scelta del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta, rappresenterà il giusto completamento delle funzioni della farmacia come presidio sanitario territoriale vicino all’utente. Una sorta di hub che nei paesi soprattutto più interni del nostro territorio avvicinerà la sanità al cittadino”.

La sperimentazione della Farmacia dei servizi, propedeutica a quanto previsto nel disegno di legge, in Basilicata- lamenta Guerricchio- “stenta a decollare pur rappresentando un valido aiuto alla tenuta del sistema sanitario regionale”. Per cui, guardando anche alle imminenti elezioni, “ci si auspica che a partire dalla fine del mese di aprile la nuova legislatura apra subito un confronto con Federfarma regionale per far partire la sperimentazione senza alcun intoppo, programmando una corretta tabella di marcia che coinvolga tutti gli attori della sanità territoriale e quindi medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, infermieri territoriali e farmacisti”.

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