ROMA – “Per affrontare il fenomeno migratorio, che ha una sua intrinseca cronicità e che vede l’Italia particolarmente esposta, la strada da perseguire è quella di un rapporto ordinato tra Stato, Comuni e sindaci. Bisogna uscire da una logica di non stabilità dei flussi finanziari, delle regole e delle procedure, stabilendo regole di ingaggio precise tra Prefetture e Comuni”. Lo ha evidenziato il segretario generale Anci Veronica Nicotra, nel suo intervento alla presentazione del rapporto Sai.
“Saluto con piacere la recente nomina come nuovo capo Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Prefetto Laura Lega di cui – ha aggiunto Nicotra – conosco capacità e determinazione, sono certa che con lei potremo lavorare in uno spirito di grande collaborazione”.
Secondo il segretario generale, il passo necessario per superare le criticità, specie nelle fasi di emergenza, è quello di fluidificare il sistema. “Una volta compreso il numero di persone da accogliere, proviamo a capire se si può realizzare un sistema stabile, con regole di ingaggio chiare del Sai e dei Comuni che ne fanno parte. Bisogna quindi programmare, per affrontare meglio i mesi di maggiore pressione al fine di assorbire i flussi migratori”.
Da Nicotra due proposte operative. Da un lato “intervenire subito con una revisione del decreto che regola il funzionamento del Sai, in modo da rendere il sistema più continuo e stabile, evitando di lasciare i Comuni della rete e i progetti in condizioni di incertezza, specie al momento delle scadenze contrattuali. Sono accorgimenti tecnici che si possano trovare facilmente, se c’è la volontà politica, perché – ha sottolineato – l’accoglienza è una funzione pubblica importante che va assolutamente regolata come ci indica la Costituzione”.
Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati “la nostra idea è evitare troppe strade nell’accoglienza dei minori che pesano molto sui bilanci comunali. L’alleanza tra Prefetture e Comuni della rete Sai ci consentirà di creare un sistema binario di accoglienza, per un certo periodo di tempo a carico delle prime, mentre in seguito toccherà stabilmente ai Comuni della rete Sai”.