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Fecondazione assistita, 20 anni dopo la legge 40/04: un convegno di SIFES-MR e Consulta di Bioetica Onlus

Antonio Palagiano, probviro SIFES-MR, deputato XVI legislatura spazia in tante tematiche, partendo dalla irrevocabilità del consenso: ossia l’embrione va conservato e nel frattempo la coppia si scoppia. E quale è  Il destino degli embrioni sovranumerali? Cosa sta accadendo in Italia? “C’è un aumento costante dei cicli – spiega Palagiano – in Italia non siamo secondi a nessuno, la tecnica è eccellente. Ora si ricorre alla tecnica Freeze-all, finalmente oggi con freeze all abbiamo debellato la complicanza delle terapie ormonali, la metodica freeze all riduce il basso peso prenatale e il parto pre termine. Non possiamo sapere quanto possano vivere gli embrioni. Da una casistica interessante negli USA, i cittadini americani e australiani preferiscono donare alla ricerca piuttosto a coppie che non riescono ad avere figli. In India, accade il contrario: gli indiani preferiscono donare alle coppie piuttosto che alla ricerca. Che tipi di embrioni servono per la ricerca? La ricerca si fa su cellule autologhe. E poi, ci si chiede, è meglio donazione o ricerca? Nel 2004 il ministro Sirchia istituisce una bio banca nazionale, all’ospedale maggiore di Milano, costo’ 450mila euro, molta critica per la spesa. Nel 2010, il ministro Fazio espresse parere contrario alla bio banca per mancanza di fondi ed elevato rischio di contenziosi legali. Nel 2009, il sottoscritto – precisa Palagiano – presentò il DDL 2058 del 12 gennaio 2009. Fui molto criticato perché mi accusavano di  non voler fare ricerca”.
Per la ricerca scientifica, quali embrioni sono utili?
Ecco la situazione italiana: la procreazione medicalmente assistita in Italia, può aumentare la qualità della vita della popolazione italiana. Si può fare in maniera personale che impersonale. Secondo l’Istat, in Italia nasce un 1,24 figli per donna, c’è una bassa natalità per diverse cause. La ricerca si fa su modificare l’editing genetico, risultati incoraggianti su emofilia, fibrosi cistica, leucemie, Corea di huntington.
Cosa bisogna fare? Occorre istituire innanizutto un tavolo tecnico  ministeriale con le società scientifiche, occorre dunque istituire un embrioni in stato di abbondano.
TAKE HOME MESSAGES
Valeria Savasi,  direttore UOC Ospedale Sacco Buzzi, nell’Università degli Studi di Milano_ “Una persona su 6 soffre di infertilità, in Italia l’8 per cento delle gravidanze è portata avanti da donne 40enni. Perché si ritarda la gravidanza? E’ una infertilità “sociale”, rinviare la decisione di avere un figlio dopo i 35 anni pone la donna di fronte ad una riduzione dei tassi di gravidanza, per questo motivo molte donne corrono il rischio di affrontare il problema dell’infertilità. L’ovodonazione, è un fenomeno che non esiste in natura, è riuscita a sconfiggere e superare i limiti biologici della maternità è difficile studiarla come fenomeno clinico perché mancano i gruppi di controllo adeguati. Perché funziona così tanto? perché in Europa abbiamo un 50% di riuscire una gravidanza e di portarla a termine. La richiesta di ovodonazione tra i 35 e 50 anni è diventata molto alta.
La slide, in Italia le donne single non possono ricevere la ovodonazione, mentre in Inghilterra e in Spagna sì.
Tutti i cicli di  fecondazioni assistite lo fanno tramite banche estere.
IN Italia, l’importazione di gameti (ovociti, semi e embrioni) è molto alta, c’è il turismo di ovociti, semi e embrioni, in questa importazione la SPAGNA è regina. In America, si dà un compenso per chi dona ovociti. Ora stanno iniziando a fare ovodonazione dall’africa, possibile stretgie future,, facilitare il social freezing, come ? cultura della donaazione uomini e donne, e rimborso ai donatori. occorre  slide .
La regione lombardia ha istituito un tavolo tecnico e ha firmato una DRG lo scorso ottobre, per fare la formazione di prevenzione slide
Gianluca Gennarelli, sant’anna di torino,ginecologo sempre critico attento ad aspetti etici e bioetici: “età e riproduzione correlati, quello che è peggio, i nostri colleghi pur ginecologi hanno anche essi stessi, hanno una percezione in tal senso fuori fuoco, in scandinavia, chi ha più figli fa avanzi in carriera, per esempio un concorso lo vince una donna, Ciò che ricorre ora, è la mancanza di un partner, oppure la mancanza di un partner che desideri un figlio: sono questi i motivi che inducono le deonne a ritardare una gravidanzxa, imolte aziende alle dipendenti single, offrono un egg congelato per avere un figlio. ma qui molte sono state le critiche, perché le donne hanno definito questa opportunità ocme forma di patriarcato, in quanto si vuole congelare e controllare la maternità.
Conclusioni: è necessario che più informazinoe sui temi della fertilità. occorre parlare di autodeterminazione. Essere madri a 40 anni non ha nulla di straordinario. e infine: non promettere l’impossibile.
Andrea Borini, del direttivo del SIFES-MR,  fa la sintesi della mattinata: “A 20 anni da questa legge, si può registrare un successo, c’è stata una utilità medica oltre che sociale. il Registro ci ha aiutati a cercare a capire i problemi della nostra attività, la salute della donna grazie ai dati che abbiamo prodotto, è stata salvaguardata. Dovremmo fare di tutto affinché questa legge fosse abrogata. Se riprodursi è un diritto, cerchiamo di normare tanto in merito. La gente ritiene che l’embrione non sia uno di noi. Sappiamo che c’è bisogno di una mamma in compagnia di un partner o di una partner, nel momento viene al mondo un bambino nato da una fecondazione assistita. Su una cosa la legge 40 ha fallito ossia la comunicazione. A destra e a sinistra, non si vuole parlare di riproduzione nata da donazione di ovociti. Ritengo che sia un problema politico, non avere una adeguata comunicazione del messaggio”.
“Se per esempio  – dice Borini – una donna a 30 anni non ha un partner ma decide di congelare i suoi ovociti, poi accade che a 52 anni trova un partner giusto, e questa donna decide di scongelare un suo ovocita, ecco che la legge italiana, gli impone di non poter utiilizzare i suoi ovociti, perché ha più di 50 anni o ha la pressione alta. Non dovrebbero esserci questi paletti”.
Maurizio Mori, presidente Consulta Bioetica onlus: “Alcuni medici 20 anni fa, speravamo quel lontano febbraio che non fosse approvata la legge 40, e invece fu approvata. Ora occorre capire da dove siam venuti e dove stiamo andando, l’avvio dell’analisi è una considerzione ovvia, la riproduzione umana è stata sempre una questione misteriosa. Un secolo fa, non si sapeva come avvenisse la nascita di un bambino. Il 25 luglio 1978, nasce Luis Brownn, e nasce la prima posizione etica nei confronti della riproduzione assistita, ossia il divieto netto ed assoluto. Questa posizione di divieto assoluto ha avuto un peso notevole nella società ma dal punto di vista politico, ha incontrato scarso favore perché questa fecondazione assistica, è stata vista come terapia contro l’infertilità, per ripristinare la parità tra fertili e infertili. E’ su questo principio si basa la legge 40. Ampia convergenza tra laici e cattolici su art. 1 della legge 40. Ma in Italia bisogna cambiare le leggi:  la vita si è prolungata, sì anche alla gravidanza per donne in menopausa e sì alle donne single, sì alle gravidanze per altri. La fecondazione assistita come l’AI si sta facendo entrare in un’epoca nuova, e un mondo nuovo. Bisogna prendere atto che la modalità di riproduzione sono radicalmente cambiati, continuare usare il cappotto anche d’estate, solo perché lo abbiamo usato in inverno. “
La liberta di fare un figlio a 60 anni – replica Sandra Pellegrini – è davvero giusto sia per i genitori che per i figli?
Mori risponde: “I figli a 15 anni, fanno figli, ma chi li cresce sono i nonni. I figli ora a qualunque età fanno figli, ma sono cresciuti sempre dai nonni. E poi, ci si scandalizza se qualcuna decide di fare un figlio a 60 anni”.
La giornalista scientifica Annalisa Monduca ha testimoniato di essere diventata mamma per la prima volta a 40 anni. La vita è mettere insieme buon senso esperienza competenza di una persona, che decide consapevolmente di mettere al mondo una nuova vita, nel tempo giusto. I figli nascono nei tempi giusti dei genitori.”
“Utero artificiale completo? Arriverà. – lo dice Marina Mengarelli Flamigni, della Consulta di Bioetica Onlus, e della Associazione Luca Cascioni –  E la realizzazione di gameti uomo e donna provenienti da un solo patrimonio genetico di genere, anche questo si avvererà. Percorsi complicati da pensare in un futuro neanche poi tanto lontano, complicati da conoscere da affrontare da accettare e da regolare. Cosa succederà? Un nuovo modo di bioetica per affrontare una novità nella scienza. spero che non faremo come la legge 40. Tutti coloro che vogliano confrontarsi con una visione del mondo diversa e altrettanto legittima”

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