Gli investitori stanno prelevando flussi di capitali (miliardi di dollari) dalla Cina e si stanno dirigendo verso l’India, con i giganti di Wall Street come Goldman Sachs Group e Morgan Stanley che sostengono la nazione dell’Asia meridionale, in quella che è considerata una transizione storica nei mercati globali. Secondo i rapporti, anche gli investitori giapponesi, tradizionalmente cauti, stanno rivolgendo la loro attenzione all’India, riducendo nel contempo la loro esposizione verso la Cina.
Wall Street snobba la Cina in favore dell’India mentre Pechino vacilla
Lo slancio crescente sta suscitando un’ondata di interesse simile a una corsa all’oro. Mettendo da parte i rischi legati alle azioni troppo quotate, alle prossime elezioni e all’incertezza normativa, il mercato azionario indiano da 4mila miliardi di dollari, attira flussi di denaro nazionale ed estero, mentre gli investitori si riversano verso un’alternativa in rapida crescita alla Cina. L’euforia ha reso le azioni indiane tra le più costose del mondo. Il popolare indice S&P BSE Sensex è quasi triplicato rispetto al minimo di marzo 2020, mentre gli utili sono solo quasi raddoppiati. L’indicatore viene scambiato a più di 20 volte gli utili futuri, il 27% più costoso della media per il periodo 2010-2020. L’India difatti, ha sfruttato il cambiamento delle dinamiche di potere con la Cina, una rivale decennale. Se Pechino è vista come una minaccia per l’ordine globale occidentale, Nuova Delhi è vista come un potenziale contrappeso, un paese sempre più attrezzato per affermarsi come una valida alternativa manifatturiera alla Cina. Nazioni come gli Stati Uniti vedono la necessità di avere forti legami commerciali con l’India anche se hanno criticato le politiche fiscali del paese. Tuttavia, questi sforzi fanno parte del piano di Modi di vendere l’India, come il nuovo motore di crescita del mondo. Il governo aumenterà la spesa per le infrastrutture dell’11% portandola a 180 miliardi di dollari nel prossimo anno fiscale, ha affermato il ministro delle Finanze Nirmala Sitharaman nel suo discorso sul bilancio provvisorio. Nuova Delhi sta, inoltre, costruendo un vasto ecosistema di tecnologie volte ad attirare molte più persone nel mercato digitale. Google Pay di Alphabet prevede di collaborare con il sistema di pagamenti mobile dell’India – che genera miliardi di transazioni ogni mese – per espandere i servizi oltre il paese.