L’Olocausto, tragico capitolo della storia umana, continua a essere commemorato come monito contro l’odio e integralismo.
Tra le vittime della persecuzione nazifascista la comunità ebraica, rom, sinti, persone con disabilità, prigionieri politici, testimoni di Geova e persone LGBTQIA+.
L’omissione delle vittime omosessuali e transessuali in una recente circolare del Ministero dell’Istruzione ha sollevato polemiche e richieste di rettifica.
Il documento ufficiale, dedicato alla Giornata della Memoria, menziona diverse categorie di vittime, ma sorprendentemente tralascia un riferimento esplicito all’Omocausto, la persecuzione delle persone LGBT durante il regime nazifascista. Questa omissione ha scatenato l’indignazione del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, che ha sollevato la questione attraverso un comunicato.
Il presidente del circolo, Mario Colamarino, ha sottolineato l’importanza di ricordare la storia senza discriminazioni o memoria selettiva. L’appello al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara chiede una revisione della circolare per includere esplicitamente le vittime omosessuali della follia nazifascista.
Colamarino ha evidenziato anche una preoccupante tendenza di discriminazione nei confronti della comunità LGBTQIA+, sottolineando l’lstacolo posto alla presenza del mondo LGBT nelle scuole. La menzione della teoria del gender come pretesto per negare l’accesso, secondo il presidente dell’associazione romana, alimenta sospetti di un presunto disegno politico per invisibilizzare la comunità omosessuale, persino nelle pagine dei testi scolastici.
In conclusione, l’appello del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli sottolinea la necessità di un approccio inclusivo nella commemorazione delle vittime dell’Olocausto, richiedendo un impegno concreto per eliminare ogni forma di discriminazione e assicurare che la storia sia raccontata senza omissioni.