Principale Economia & Finanza ZFD nel Sud

ZFD nel Sud

Una proliferazione di  Zone Franche Doganali ZFD che riguarda varie regioni di Italia, anche il Sud sull’Adriatico.

Il Territorio doganale comunitario è un territorio circoscritto dalla linea doganale, dalla striscia di terra che segna il confine tra uno Stato ed un altro, presso la quale sono effettuati i controlli doganali. Fanno parte del territorio doganale della Comunità Europea le acque territoriali, le acque marittime interne e lo spazio aereo degli Stati membri. Lunione doganale creata in esso ha comportato l’istituzione di una tariffa doganale comune applicabile nei confronti degli Stati terzi.

Il territorio doganale della Comunità non coincide esattamente con la somma dei territori nazionali che fanno parte del territorio geofisico della Comunità. Infatti alcune aree dei diversi territori nazionali ne sono escluse, mentre altri territori che non fanno parte del territorio geofisico della Comunità ne sono considerati parte a tutti gli effetti.

In particolare tra i territori inclusi abbiamo: i territori austriaci di Jungholz e Mittelberg, il Principato di Monaco, la Repubblica di San Marino, i Dipartimenti d’Oltremare francesi (DOM – Martinica, Guadalupa, Guyana francese e Reunion), le Isole Canarie (Spagna). Quindi tra i territori che ne sono esclusi rammentiamo le Isole Faeroer (Danimarca),  la Groelandia, Livigno in italia.

Diversamente le Zone franche doganali (ZFD) sono “spazi del territorio doganale dell’Unione Europea in cui è possibile  depositare merci, provenienti da paesi terzi, in sospensione dal pagamento dei diritti doganali, effettuare manipolazioni usuali e svolgere lavorazioni in regime di temporanea importazione per poi essere importate, riesportate o vincolate ad altro regime doganale.”

La ZFD è  necessariamente un’area recintata con varchi di ingresso e di uscita sottoposti a vigilanza. Viene istituita con una disposizione di legge, l’approvazione della sua perimetrazione e l’attivazione come ZFD sono di competenza dell’Autorità doganale.

Le merci introdotte in una zona franca si considerano vincolate a tale regime con la sola iscrizione nei registri contabili, senza svolgere formalità doganali. Nelle ZFD è possibile sottoporre le merci alle manipolazioni usuali, senza una specifica autorizzazione, oppure, sulla base di apposite autorizzazioni, utilizzare per tali merci i regimi di perfezionamento attivo, uso finale e di ammissione temporanea. La merce vincolata al regime di ZFD può essere successivamente importata nel territorio dell’Unione con il pagamento dei relativi diritti doganali, oppure riesportata o vincolata ad un altro regime.

All’interno della ZFD possono essere stoccate anche le merci dell’Unione Europea, purché adeguatamente iscritte nei registri contabili.

Di recente sono state pubblicate le Determinazioni Direttoriali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) per le perimetrazioni di Zone Franche Doganali in Puglia a Monopoli (18 dicembre scorso), Molfetta e Bari (15 dicembre scorso).

Rammentiamo che la Zona Economica Speciale (ZES) Interregionale Adriatica delle Regioni Puglia e Molise è stata istituita nel 2017 con Decreto governativo, quindi  le Regioni Puglia e Molise nel 2019 ne hanno adottato il Piano di sviluppo strategico. Poiché è previsto che nelle ZES e nelle ZES interregionali “possano essere istituite zone franche doganali intercluse”  la cui perimetrazione poteva essere proposta nel corso del 2023 ed approvata dall’ADM, entro 60 gg dalla richiesta, in Puglia e Molise sono state avanzate ben 10 proposte in tal senso, alcune di esse sono state successivamente approvate.

In particolare il Comune di Molfetta, in data 16 ottobre 2023, ha proposto un’area di 21.616 mq, all’interno del porto commerciale, parte di un più ampio progetto che vede la futura realizzazione del porto commerciale stesso, che sarà collegato alla vicina zona industriale. Nella zona industriale sono presenti diversi stabilimenti di produzione e aziende commerciali all’ingrosso, anche in ambito internazionale. Tali aziende potranno trarre vantaggi dalla presenza del porto commerciale e della zona franca doganale.

La zona pertanto, area demaniale, sarà recintata con una muratura che prevede un varco per l’entrata e uno per l’uscita, sarà dotata di un sistema di videosorveglianza, quindi di lettura delle targhe dei veicoli, ai due varchi. Sarà predisposto un apposito disciplinare di servizio per regolarne l’operatività, l’ufficio delle dogane di Bari è individuato come autorità competente per ogni altro procedimento.

A Monopoli, la Società Magazzini Generali srl ha presentato una proposta di perimetrazione di una ZFD per una superficie di circa due ettari nella zona industriale, parte di un più ampio polo logistico integrato. La Società risulta conduttore in un contratto di locazione dell’area sino al 9 novembre 2032, quindi con una piena titolarità dell’area che, previa realizzazione degli interventi infrastrutturali occorrenti (recinzione, varchi, videosorveglianza), sarà destinata a creare un polo logistico con un parco di 21 serbatoi per lo stoccaggio di oli vegetali da paesi terzi, una stazione per lo scarico delle autobotti e di pompaggio, palazzine per gli uffici amministrativi. Anche in questo caso sarà predisposto un apposito disciplinare di servizio per regolarne l’operatività, l’ufficio delle dogane di Bari è individuato come autorità competente per ogni altro procedimento.

A Bari la Società OMC AXLES & TRAILERS SRL ha presentato la proposta per la perimetrazione nella zona “ex officine Calabrese”, di 139.000 mq, nella zona industriale di Bari, come parte di un più ampio progetto di riqualificazione di uno stabilimento industriale dismesso, acquisito in proprietà dalla società come aggiudicataria senza incanto nel procedimento fallimentare ad esso relativo. Risulta già una recinzione in muratura, quindi sarà mantenuto uno dei varchi già esistenti, che occorrerà dotare di un sistema di videosorveglianza e lettura targhe dei veicoli. Occorrerà una bonifica ambientale e la ristrutturazione dei capannoni esistenti, per renderli idonei allo stoccaggio e alla lavorazione delle merci che occorreranno alla società stessa, per la sua attività di costruzione e manutenzione di componenti per rimorchi anche stradali. Analogamente dovrà essere predisposto un apposito disciplinare per l’operatività, la videosorveglianza, quindi l’ufficio delle dogane di Bari è individuato come autorità competente.

Il 15 dicembre è stata pubblicata anche la Determinazione Direttoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) per la perimetrazione della ZFD di Termoli per la regione Molise, su proposta del Consorzio per lo sviluppo Industriale della Valle di Biferno.

Pertanto si sta realizzando una proliferazione di ZFD che riguarda varie regioni di Italia, in questo caso il sud, con l’obbiettivo di perseguire la riduzione di una serie di costi che incidono in maniera rilevante sui conti economici e sui risultati aziendali, grazie ai maggiori benefici fiscali (principalmente esenzione da dazi doganali e Iva). Si auspica che in seguito vi sia effettivamente la possibilità di “non precludere l’utilizzo dell’area ad altri operatori economici, intenzionati all’utilizzo del regime di zona franca”, come indicato nell’elenco dei Principali benefici delle Zone Franche Doganali, allegato alle Istanze presentate dai soggetti titolari di aree nelle ZES, per la richiesta di perimetrazione come ZFD.

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