Detta cosi apparirebbe banale cronaca commerciale. Non è cosi, è un viaggio del giovane Andrea Sgobba che conosciamo fin dal suo inizio
In una altra testata avevo scritto Taranto – Pino il gioielliere della frutta e Andrea vende bibite e vuole fare l’attore
Per rappresentare quel fermento individuale di un ragazzo che prima faceva il garzone da Pino il fruttivendolo poi si era messo a vendere bibite all’ingrosso in un piccolo locale affianco.
Un anno prima della pandemia, nella stessa Via Oberdan, a poche decine di metri dai due locali di Pino e Andrea, nasce un supermercato di surgelati di un imprenditore non tarantino. Dura sei mesi, poi forse non aveva tarato il mercato del quartiere o l’energia per i suoi frigoriferi.
A questo punto mi sento di consigliare ad Andrea di visitare quel supermercato che stava chiudendo. E manco finisco di parlare che lui si illumina. Proprio diurante la pandemia questo ragazzo proveniente da una famiglia popolare, dignitosa ma affatto ricca, crea il suo primo supermercato e – badate – aperto in piena pandemia.
E io scrivevo Taranto – Andrea da garzone a imprenditore, lunedì 9 marzo apre il suo supermercato
Ora il processo è avviato e quasi possiamo archiviarlo come storia, o archeologia dell’esistenza, passato insomma,
Oggi 21 dicembre si inaugura un nuovo supermercato in Via Pupino 3, un altro estremo nord del Borgo.
Questa storia di un successo personale di un giovane che emancipa tutta la sua famiglia è certo che nasce da quel farsi da soli che è spesso il macigno che affossa i nostri giovani, stavolta però il successo nasce dalla voglia, dal fiuto e dal coraggio. Quegli ingredienti che Andrea da piccolo, mentre incartava le melanzane da Pino, già aveva e ora sono realtà. Auguri!