Per la stagione dedicata alle famiglie
L’eroe a 4 zampe delle fiabe nello storico adattamento di Lucia Zotti
10 dicembre 2023 – strada San Giorgio martire 22f, Bari
L’eroe a quattro zampe più amato delle fiabe arriva a teatro nello storico e divertente adattamento di Teatri di Bari. Il gatto e gli stivali (consigliato a partire da 5 anni) in scena domenica 10 dicembre alle ore 18 per la Stagione famiglie a teatro del Kismet di Bari, a cura di Teresa Ludovico per Teatri di Bari.
Monica Contini, Giacomo Dimase e Marialuisa Longo, diretti da Lucia Zotti, sul palcoscenico interpretano una divertente fiaba che pone l’attenzione su una qualità del ‘sentire’ umano che tende ad essere soffocata, se non annullata: quella dell’istinto primordiale, quell’istinto che, quasi magicamente, conduce a discernere la giusta strada nella giungla del vivere; a riconoscere fra gli incontri quelli positivi; ad aver il coraggio di affrontare gravi pericoli per realizzare un sogno; a credere che i sogni possono essere realizzati, se li si nutre di significato concreto. “Il protagonista, infatti, non è un gatto qualunque, ha poteri straordinari grazie all’aiuto degli stivali – spiega la regista Zotti – non essendo fuorviato dalla razionalità cerebrale, ascolta e crede alla voce interiore e ne segue le indicazioni senza cercare spiegazioni. Egli rappresenta la tenacia psichica, l’istinto che guida il protagonista. Ode e vede in modo diverso dall’essere umano: si muove a livelli cui l’Io non penserebbe mai, conosce istintivamente il mistero della psiche femminile, per cui è in grado di riconoscere nella fanciulla (la Principessa) la giusta compagna; per il suo padrone infine ha il coraggio di affrontare il pericolo, rappresentato dall’orco, rischiando la vita per conquistare anche il benessere materiale”.
La Stagione ‘Famiglie a teatro’ del Teatro Kismet è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Bari.
I biglietti della Stagione pomeridiana 2023.24 partono da un prezzo di 7,50 euro e si possono acquistare al botteghino del Kismet (strada San Giorgio martire 22F, Bari) e online sul circuito Vivaticket. E per chi possiede la Ki(d)smet card, ritirabile gratuitamente al botteghino, il biglietto costa la metà. Il botteghino è attivo dal martedì al venerdì ore 10.30 – 12.30 | 16.30 – 19 e due ore prima dello spettacolo.
Per informazioni si può chiamare il botteghino del Kismet (strada San Giorgio martire 22F, Bari) al numero 335 805 22 11. La Stagione completa è disponibile sul sito www.teatridibari.it.
SCHEDA ARTISTICA
Teatri di Bari
IL GATTO E GLI STIVALI
testo e regia Lucia Zotti
con Monica Contini, Marialuisa Longo, Giacomo Dimase
oggetti di scena maschere e decorazioni Massimiliano Massari
musiche originali Nicola Masciullo
costumi Monica Contini
progetto luci Vincent Longuemare
progetto scenografico Masciullo Longuemare
Da 5 anni
C’erano una volta tre fratelli. “E che è successo?”
Muore il padre lasciando in eredità al più giovane dei figli un gatto, buono solo per finire in pentola. “E che è successo?” Il gatto non vuole finire arrosto e si industria per far raggiungere la felicità al suo padrone. “E che è successo?”
Il gatto si scontra con il malvagio orco Millefacce e, stuzzicando la sua vanità, riesce a farlo trasformare in un topolino per poterlo catturare e impossessarsi così del suo castello. “E che è successo?” Attraverso mille ostacoli, il protagonista, che grazie al gatto è diventato “Marchese di Fruttasecca”, sposa la principessa Ciliegina, figlia del Re di Vallefruttata. “E che è successo?” Tutti vissero felici e contenti. “E che è successo?” Lo spettacolo è finito!
È questa una storia che pone l’attenzione su una qualità del “sentire” umano che tende ad essere soffocata, se non annullata: quella dell’istinto primordiale, quell’istinto che, quasi magicamente, conduce a discernere la giusta strada nella giungla del vivere; a riconoscere fra gli incontri quelli positivi; ad aver il coraggio di affrontare gravi pericoli per realizzare un sogno; a credere che i sogni possono essere realizzati, se li si nutre di significato concreto.
Il gatto non è un gatto qualunque, ha poteri straordinari grazie all’aiuto degli stivali; non essendo fuorviato dalla razionalità cerebrale, ascolta e crede alla voce interiore e ne segue le indicazioni senza cercare spiegazioni. Egli rappresenta la tenacia psichica, l’istinto che guida il protagonista; ode e vede in modo diverso dall’essere umano: si muove a livelli cui l’Io non penserebbe mai, conosce istintivamente il mistero della psiche femminile, per cui è in grado di riconoscere nella fanciulla (la Principessa) la giusta compagna; per il suo padrone infine ha il coraggio di affrontare il pericolo, rappresentato dall’orco, rischiando la vita per conquistare anche il benessere materiale.