Statisticamente, gli italiani leggono meno giornali rispetto agli altri europei e sono propensi a scrivere ancor in misura minore. E’ una questione di complessione mentale che, non sempre, consente di rendere pubblico un proprio pensiero o una propria opinione.
Chi riesce ad’esprimere proprie riflessioni ed hanno la determinazione di renderle trasmissibili tramite scritti, ha fatto il primo passo sul fronte dell’opinionismo. Tutto il resto, che non è poco, può venire in un secondo tempo. Tuttavia, se mancano certe prerogative è inutile rischiare.
In buona sintesi, chi è in grado di scrivere “bene” può essere certo d’essere “letto” e compreso nello stesso modo. Ciò non significa, però, condividerne, necessariamente, i concetti. Ma questa è tutta un’altra storia.
Giorgio Brignola