Principale Politica Autonomie locali Taranto – La base del Pd contesta l’operato di Melucci

Taranto – La base del Pd contesta l’operato di Melucci

Riceviamo e pubblichiamo integralmente nota della base del Pd del circolo di Talsano circa il cambio di casacca del Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci

La recente gestione politico-amministrativa della nostra Città – per esplicita direttiva del Sindaco – ha consentito a Consiglieri comunali dell’opposizione di entrare nella maggioranza: come circolo PD di Talsano abbiamo contestato, nelle sedi del Partito, questa scelta che disorienta i cittadini.

Questo scellerato risultato è stato raggiunto al termine di una girandola di assegnazioni e di revoche assessorili, di incarichi e di loro rimozioni nelle società partecipate comunali, di imposizioni e di sottomissioni perpetrate da un Sindaco che, negli ultimi mesi, ha mostrato pericolose sbandate politiche, accompagnate da una smisurata ipertrofia dell’io.

Il tutto accompagnato dalla recente incomprensibile fuoriuscita del Sindaco dal Partito Democratico per cercare, a suo dire, “nuove motivazioni”.

Le motivazioni il Sindaco le ha trovate “nientepopodimeno che” in Italia Viva: il sempre reattivo e sorridente Matteo Renzi, l’uomo politico meno stimato dai tarantini, ha già accolto il nuovo arrivato tra i suoi organismi nazionali grazie all’intermediazione proprio del Consigliere Comunale e Regionale che lo aveva dimesso e mandato a casa -in accordo con la destra locale-  per atto notarile.

Sembra un racconto kafkiano invece purtroppo è la verità!

Indubbiamente, la vita piuttosto instabile della Giunta Comunale tarantina si è riverberata negativamente sulla sua recente attività amministrativa.

Un dato oggi emerge chiaramente: Melucci è stato capace di bruciare, in meno di un anno, un patrimonio ineguagliabile di stima, affetto e fiducia oltre che di consenso elettorale.

Il circolo PD di Talsano, consapevole di ciò, avvierà  un confronto su questi temi  per valutare se ci sono ancora le condizione per costruire un rapporto osmotico tra Palazzo e Territorio, evitando così di essere costretti ad “uscire” dal Palazzo.

I cittadini sono al corrente di cosa l’Amministrazione è riuscita a realizzare, soprattutto nel primo mandato del Sindaco, e di quello che –invece-  l’Amministrazione non è riuscita a realizzare nel corso di questo secondo mandato, a causa di una continua fase nevrotica della sua politica.

Ad esempio, se la costruzione delle nuove BRT (bus elettrici a transizione veloce) riammaglieranno le periferie (Paolo VI, Tamburi, Talsano) alla Città, dall’altro resta una profonda insoddisfazione per il perdurare dell’insufficiente pulizia della Città e per il suo inadeguato decoro e arredo urbano.

O, ancora, al successo del crescente traffico crocieristico fa da contraltare una gestione piuttosto contraddittoria, di stampo liberista, del rialzo di tributi comunali e tariffe per i servizi.

Scelte attuate dal Sindaco, in questo suo secondo mandato, che il circolo PD di Talsano  ritiene sbagliate.

Si pone d’obbligo una domanda: ma questa è un amministrazione di centrosinistra?

Dai lavoratori AMIU licenziati, ai tentativi di chiudere uffici comunali nelle periferie, dal “comparto 32” agli abbonamenti dei parcheggi a pagamento, sino alla grottesca  vicenda dei vigili urbani che malmenarono il corriere, vicenda finita agli onori della cronaca nazionale senza che il Sindaco dicesse nulla in proposito, sembra che il Melucci-bis, più che guidare una giunta progressista, sia più incline ad osservare dettami politico-culturali di stampo conservatore.

La gente ci pone spesso alcune domande: è giusto quello che è accaduto per gli interessi della Città?

Questa vicenda nutre solo interessi personali? Ma, soprattutto, dalle nostre discussioni emerge un dato evidente: la strategia utilizzata da Melucci negli ultimi dodici mesi ha decisamente penalizzato l’amministrazione che ha mostrato evidenti lacune.

Il Circolo PD di Talsano che con 400 iscritti è il secondo sui nove presenti in Città, vuole avviare, con la comunità tarantina,  un confronto anche su questi temi.

Vogliamo iniziare una fase di riflessione pubblica ragionando su due aspetti generali della politica utili a realizzare il nostro “bene comune”:

  1. Il “come” della politica, ossia discutere e valutare le persone e i loro metodi;
  2. Il “che cosa“ della politica, ossia discutere e valutare i programmi e le relative realizzazioni

 

      A – Il “COME” della politica

  1. E’ necessario avere una classe dirigente che sia in grado di anteporre –sempre e comunque- gli interessi della nostra Città a quelli di qualsiasi altra natura e provenienza. Confidiamo che il governo della Città possa sempre avvalersi di persone -capaci, competenti e responsabili- a cui affidare, nella diversità
  2. dei ruoli e delle funzioni,  questo impegnativo compito.E’ necessario costruire una nuova alleanza delle  persone e delle forze che vogliono impegnarsi –in presenza e non a distanza- nell’ affrontare il crescente impegno etico, sociale, economico e culturale del  nostro territorio. La costruzione di una rete di cittadinanza attiva -promossa, motivata e sostenuta dall’Amministrazione- è il miglior antidoto alla crescente  pericolosa conduzione personalistica delle res publica e alla gestione da “cerchio magico” del Comune di Taranto.
  3. E’ necessario tracciare percorsi politico-amministrativi fondati sull’inclusione e sulla reciprocità, ossia sulla centralità della relazione tra chi governa e chi è governato. Una modalità di lavoro capace di fuggire i personalismi per costruire prassi politico-amministrative fondate  sul “ comune sentire” e sull’agire comune

 

    B – Il “CHE COSA” della politica

  1. Il programma elettorale “Ecosistema Taranto”  vincola l’Amministrazione ad attuarlo ma per trovare accoglienza nella nostra comunità è necessario cambiare passo  affinché il TERRITORIO sia portato “dentro” il Palazzo e  il PALAZZO  esca  “fuori” nel TERRITORIO: è questa l’unica strada per un rapporto trasparente tra chi governa e chi è governato, eliminando le nascenti dinamiche di potere verticistiche e       autoreferenziali.
  1. Il programma deve dar vita ad una sorta di processo osmotico tra politica e territorio caratterizzato dalla partecipazione attiva della cittadinanza, capace di garantire e certificare gli interessi della nostra Città  rispetto a quelli di qualsiasi altra naura e provenienza.
  1. Il programma deve nutrirsi di pratiche diffuse di democrazia orizzontale (ossia, se c’è  un problema, ci organizziamo per risolverlo) e contrastare le forme di democrazia verticale (ossia, se c’è un problema c’è qualcuno più in alto di noi che ce lo risolve per  poi, magari, dipendere da lui…).

 

Sui principi del COME della POLITICA e del CHE COSA della POLITICA, vogliamo parlarne non solo con i militanti del PD, ma con tutte le persone che vorranno interfacciarsi con noi che, siamo certi, saranno numerose.

Per molti mesi, come circolo PD di Talsano, abbiamo mantenuto la “consegna del silenzio” per non creare problemi di tenuta all’amministrazione nella speranza che tutto potesse rientrare, speranza sempre tradita.

Ora la misura è colma perché assistiamo ad un crescendo di decisioni politico-amministrative che rischiano di farci deragliare dai binari della buona politica.

O il Sindaco di Taranto  cambia repentinamente registro oppure le condizioni per un sostegno leale, come è stato da noi assicurato dal 2017 ad oggi , saranno messe in discussione dalla base del Partito Democratico, poco incline a continuare a subire diktat dall’uomo solo al comando!

 

Il direttivo del Circolo PD di Talsano

 

Firmato:

1)Davide Albano, segretario

2)Sonia Fornaro, vicesegretaria

3)Chiara Amati, segretaria Giovani Democratici e direzione cittadina;

4)Stefano Panzano, tesoriere;

5)Salvatore Marzo, presidente assemblea;

6)Oscar La Gioia, segretaria provinciale e direzione cittadina;

7)Luana Riso, segretaria cittadina, direzione provinciale e assemblea regionale;

8)Giuseppe Bottiglia, segreteria cittadina e direzione cittadina;

9)Mario Laruccia, già consigliere comunale;

10)Pietro Rotelli, già segretario del circolo;

11)Giuseppe Fornaro, già segretario del circolo;

12)Anna Portacci, direttivo circolo;

13)Giuseppe Fasulo, direttivo circolo;

14)Cosimo Portacci, direttivo circolo e commissione per il congresso;

15)Nicola Raffo, direttivo circolo;

16)Giuseppe Morgante, direttivo circolo;

17)Fabio Monopoli, direttivo circolo;

18)Alessandro Damone, direttivo circolo;

19)Luigi Lopapa, direttivo circolo;

20)Ivan Zaccaria, direttivo circolo;

21)Armando Amati, direttivo circolo;

22)Alessandro Conte, direttivo circolo.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Corriere Nazionale

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