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L’educazione sessuale non è immorale

L’educazione sessuale non è immorale

di M. Lastella 

Carissimi lettori, carissime lettrici.

Chi mi conosce sa che, da sempre, sono stato un convinto assertore del libero esercizio dell’attività sessuale.

Ora, in questi giorni, si sta discutendo in commissione a Montecitorio, la legge contro la violenza sulle donne e con essa un emendamento presentato dalle opposizioni di sinistra più l’M5s che introduce di fatto l’educazione sessuale nella scuola. Tale emendamento ha sollevato le ire furibonde ed esterrefatte dei deputati oltranzisti leghisti, in modo particolare del deputato ultra-cattolico barese Rossano Sasso, il quale ha definito tale emendamento: “porcheria”, poi trasformato in nefandezza, a seguito delle proteste delle opposizioni e del richiamo all’ordine del presidente. Egli asserisce che in tale emendamento vi è l’introduzione dell’educazione sessuale a partire dalla prima classe elementare, ovvero a bambini di sei anni, dovrebbe essere insegnato ad avere un rapporto intimo col proprio corpo, ergo a masturbarsi.

Ora, non credo che una simile sciocchezza possa essere presente in una proposta emendativa ad una legge, quella sulla violenza sulle donne, ma qualora fosse vero, neanche io sarei d’accordo, in quanto, a questo punto, ci troveremmo di fronte ad un tentativo di legittimare il rapporto pedofilo.

Tuttavia, l’educazione sessuale ed affettiva va trattata a partire dall’ultimo anno della scuola dell’obbligo e per tutto il ciclo delle superiori e non va assolutamente accostata alla pornografia che è tutt’altra cosa rispetto all’educazione al buon sesso.

La visione di un film per adulti serve ad intrattenere, al massimo eccitare ed sviluppare fantasie erotiche e non certamente a educare.

Coloro che si oppongono al libero esercizio dell’attività sessuale “tra le altre cose, con vena ipocrita”, sostenendo che l’unica forma di amplesso consentita è quella dettata dal patriarcato etero e solo ed esclusivamente a fini procreativi, ignorando o facendo finta d’ignorare che la natura umana è ben diversa dalla natura spirituale, dovrebbero sapere che l’energia sessuale va consumata o, come sostengono gli esoterici, fatta esplodere pena conseguenze nefaste.

Quindi occorre a mio parere, una buona educazione al rapporto intimo col proprio corpo e col corpo del partner qualsiasi esso sia “etero o LGBT”; e questo a partire dall’età dello sviluppo e in uno stato laico non confessionale tale compito dovrebbe essere affidato oltre che alle famiglie, anche alla scuola.

Sasso e compagnia cantante oscurantista che oggi “essendo al governo” pretendono di creare uno stato medioevale e confessionale sul modello Orban e altri assertori del fanatismo religioso e conservatore, forti di una maggioranza che in realtà, non è maggioranza, perché: “il 46% ottenuto da lor signori il 25 settembre 2022 non è il 51 e né tanto meno il 60/100%”, devono sapere che un governo non è il governo di coloro che lo hanno eletto, ma rappresenta l’intera nazione; ergo anche di quella parte di elettori che non hanno votato o che hanno espresso la loro preferenza in maniera diversa.

“I governi passano, lo stato resta”.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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