Principale Ambiente, Natura & Salute Maternità Surrogata in Italia: Una Questione di Rilevanza Nazionale e Globale

Maternità Surrogata in Italia: Una Questione di Rilevanza Nazionale e Globale

di Annamaria Gargano

La maternità surrogata, conosciuta anche come gestazione per altri o utero in affitto, rappresenta un tema di considerevole complessità che ha suscitato un acceso dibattito sia in Italia che in altre parti del mondo. Negli ultimi tempi, questa pratica è diventata oggetto di una discussione politica intensa, caratterizzata da posizioni fortemente divergenti all’interno della scena politica italiana.

Di recente, la Commissione Giustizia ha espresso un voto favorevole alla possibilità di rendere la maternità surrogata un reato universale, un’iniziativa che ha suscitato un notevole interesse da parte del partito politico “Fratelli di Italia”. In termini semplici, questa proposta di legge implicherebbe che i cittadini italiani che cercano di avere un figlio attraverso la surrogazione gestazionale all’estero potrebbero essere soggetti a procedimenti legali una volta rientrati in Italia. Attualmente, coloro che scelgono questa pratica all’estero possono farlo senza il timore di sanzioni legali una volta tornati nel loro paese di origine. Tuttavia, la proposta di legge potrebbe aprire la strada a un cambiamento di tale scenario.

È importante notare che non tutti gli attori politici condividono lo stesso punto di vista sulla questione. Partiti politici come il Partito Democratico (PD) e il Movimento 5 Stelle (M5S) hanno chiaramente dichiarato di ritenere incostituzionale questa proposta. Al contrario, la sinistra politica si presenta con una divisione interna, dimostrando quanto sia complesso e delicato l’argomento in discussione.

È essenziale comprendere che i termini “maternità surrogata,” “gestazione per altri,” e “utero in affitto” si riferiscono sostanzialmente alla stessa pratica: una donna porta avanti una gravidanza per conto di un’altra coppia o individuo. Tuttavia, questi termini mettono in risalto aspetti diversi della questione. “Maternità surrogata” pone l’accento sul ruolo della donna che svolge la gestazione, “gestazione per altri” sottolinea l’aspetto altruistico della pratica, mentre “utero in affitto” introduce un elemento economico, indicando che il corpo della donna viene utilizzato per fini economici. Tuttavia, va notato che quest’ultimo termine potrebbe risultare riduttivo, in quanto in alcuni paesi, come il Canada, la gestazione per altri è consentita ma senza alcun compenso economico.

In Italia, la maternità surrogata è proibita dalla Legge 40/2004, che prevede pene da 3 mesi a 2 anni di reclusione e una multa da 600 mila a 1 milione di euro per chiunque la pratichi. Il governo presieduto da Giorgia Meloni sta cercando di ampliare la portata delle sanzioni non solo per coloro che attuano questa pratica all’interno del territorio italiano, ma anche per i cittadini italiani che cercano tale procedura all’estero. Tuttavia, sorge una domanda cruciale: è possibile perseguire legalmente un cittadino italiano per una pratica considerata legale nel paese straniero in cui viene svolta?

L’idea di un “reato universale” è una nozione che non trova corrispondenza nel linguaggio giuridico. In generale, per poter perseguire legalmente un reato commesso all’estero, è necessario che si tratti di delitti quali i crimini di guerra o quelli contro l’umanità, come il genocidio. In alternativa, è richiesto che la pratica in questione sia considerata illegale sia in Italia che nel paese in cui è effettuata. Tuttavia, le regolamentazioni sulla gestazione per altri variano ampiamente da nazione a nazione, rendendo improbabile l’applicazione di sanzioni legali al di là dei confini nazionali.

È inoltre importante considerare la recente decisione della Commissione Politica dell’Unione Europea, che ha respinto una proposta di regolamento volta a creare un certificato europeo di filiazione al fine di standardizzare le procedure tra i paesi membri. Ciò suggerisce che anche a livello europeo, la questione della filiazione e della maternità surrogata è estremamente complessa e controversa.

In conclusione, la maternità surrogata è una questione altamente delicata e complessa che ha generato un acceso dibattito e diviso l’opinione pubblica. La proposta di rendere la maternità surrogata un reato universale in Italia solleva importanti interrogativi di natura legale e costituzionale, e il dibattito continua a infiammarsi mentre si cerca una soluzione che possa conciliare i diritti delle persone coinvolte e i valori dell’intera nazione.

1 COMMENTO

  1. L’articolo sulla ” maternità surrogata “, scritto dalla giornalista Annamaria Gargano, mi è risultato molto piacevole e scorrevole, data la sua chiarezza ed esaustività, oltre all’argomento molto interessante e centro di dibattiti sia nazionali che internazionali.

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