Principale Arte, Cultura & Società Maimone: “Area Sud Basilicata Patrimonio Unesco e Maratea capitale italiana della cultura 2026

Maimone: “Area Sud Basilicata Patrimonio Unesco e Maratea capitale italiana della cultura 2026

In quanto possiedono tutte le caratteristiche che si esplicano nella cultura della bellezza  “green”
Abbiamo un legame tra la Lombardia e la Basilicata: unione storica e culturale tra Nord e Sud Italia”
MARATEA – Il Gal, la Cittadella del  Sapere, il cui Direttore Generale è Nicola Timpone, e il giornalista “sudista” Biagio Maimone, originario di Maratea, hanno chiesto il riconoscimento del titolo di Patrimonio dell’Umanità per l’Area Sud della Basilicata, che comprende 27 Comuni, il Parco Nazionale del Pollino, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Lagonegrese e Maratea.
Al fine di dare vigore alla richiesta essi hanno chiesto il sostegno del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: entrambi i Presidenti hanno aderito alla richiesta.
Due Regioni collocate, l’una nel Sud Italia e l’altra nel Nord Italia, ora si stringono la mano per creare un legame solidale tra due territori diversi della nazione italiana.
La richiesta è stata rivolta anche al Ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati e al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e Vice Presidente del Consiglio Matteo Salvini.
“Ho voluto unire due regioni italiane, una regione del Nord e una regione del Sud, dimostrando che l’unità è possibile, nonostante il Nord Italia rivendichi, da sempre, un ruolo di supremazia nei confronti del Sud Italia.
Tale connubio, che definisco solidale,  potrà dar vita ad un percorso nuovo, un percorso culturale innovativo, teso all’unificazione socio-politica ed economica di quei territori italiani, che il corso della storia ha tenuto distanti, ciascuno chiuso nella propria cultura sociale, politica ed economica: chiusura e distanza che hanno svantaggiato economicamente il Sud Italia.
Si tratta di un processo culturale, etico e spirituale in divenire che si prefigge di superare tutte quelle ideologie divisionistiche frutto di una visione  della nazione italiana sorretta dall’ignoranza.
Il dialogo potrà essere la leva per instaurare nuove  e proficue relazioni  tra territori distanti non solo geograficamente, ma anche dal  punto di vista dello sviluppo economico.
Quando il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il 5 maggio 2023, ha stretto la mano al Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi avallando la richiesta di sostenere la candidatura dell’area Sud della Basilicata che comprende Maratea, città candidata a diventare capitale italiana della cultura 2026 (vedi link
ho pensato che è possibile risolvere l’atavica questione meridionale e che si può creare l’inclusione e l’unità, superando quella visione storica dell’Italia costruita sul pilastro della  divisione” ha dichiarato Biagio Maimone, il quale ha sottolineato: “Desideriamo creare tra il Nord Italia e il Sud Italia un legame solidale e culturale, sia sotto il profilo socio-economico, sia sotto il profilo della cultura sostenibile, che rappresenta attualmente il tema fondante il benessere dei cittadini.
Nord e Sud insieme contro la povertà e contro ogni forma di divisionismo sociale, che conduca al razzismo’ è lo solgan del nostro Progetto di Vita, che vuole un Sud protagonista.
Il sito www.progettofivitasud.it per il rilancio del Mezzogiorno sottolinea la necessità di unire le forze perché possa realizzarsi l’emancipazione del Mezzogiorno d’Italia, i cui beni naturali costituiscono risorse rilevanti per l’intera economia italiana e la sfida concreta alla crisi climatica.
Il Nord Italia e il Sud Italia finalmente si tendono la mano e vogliono cooperare  per lo sviluppo, rendendo le proprie diversità una risorsa preziosa, un valore aggiunto e un volano di progresso e sviluppo socio-economico.
Non vi è dubbio che la Regione Basilicata faccia vivere la cosiddetta  ‘economia verde’ , o più propriamente economia ecologica, che, oltre ad essere diventata una necessità inderogabile per la salvaguardia dell’ecosistema e, conseguentemente, del pianeta, nonché degli esseri viventi che lo popolano, tra cui l’essere umano,  può essere considerata fonte di opportunità concrete per lo sviluppo umano.
La Basilicata può diventare un modello di green economy anche per le altre regioni italiane ed è per tale motivazione che chiediamo alle Istituzioni di voler partecipare al processo di inclusione e valorizzazione di tale Regione, la cui cultura è foriera di sviluppo sostenibile, che è lo sviluppo da realizzare per le generazioni attuali e per le generazioni del futuro.
Nascerà un’economia che attribuirà la priorità all’essere umano, alla sua identità profonda e ai suoi valori morali, nonché alla sua dignità umana, che, sovente, l’economia di mercato ha sacrificato in nome  dell’arricchimento smodato di chi detiene il potere economico.
Maratea, di conseguenza, può diventare capitale italiana della cultura 2026, in quanto possiede tutte le caratteristiche 
ambientali, sociali, storiche e culturali, che si esplicano nella cultura della bellezza  “green“, che ha guidato l’agire dei suoi cittadini. La bellezza, in tale accezione, diventa espressione non solo paesaggistica, ma etica, in quanto  richiama al dovere morale di salvaguardare il creato e le creature che in esso vivono.
Nel periodo storico in cui viviamo, il connubio della cultura con la cultura morale è doveroso , anzi imprescindibile perché richiama alla necessità di cooperare per salvare la vita del pianeta da un processo di deterioramento irreversibile.
Maratea è stata antesignana di tale cultura e può, per tale motivazione, partecipare in veste di protagonista ad un processo di rilettura della cultura della vita che pone al centro la difesa dell’ambiente, delle sue creature, e, fra esse, dell’ essere umano.
Umanizzare ogni processo vitale dell’economia, della vita sociale, della vita politica ed istituzionale, nonché  dell’ambito scientifico è un’esigenza primaria a cui Maratea “cittadella verde” è desiderosa offrire le risposte più adeguate, insieme ad altri territori e città della nazione italiana.
Per noi che prediligiamo definire  l’universo creato e creature chi in esso vive, animati certamente da una speranza di carattere sociale, ma anche di carattere spirituale , la Natura è un bene non  solo materiale, da difendere per i suoi benefici materiali, ma anche un bene che manifesta lo splendore della creazione e delle sue manifestazioni, che sono espressione  autentica di armonia, esempio di quell’armonia che occorre riversare nella relazione umana tra i singoli, tra i territori e tra gli Stati.
L’umanizzazione dei processi produttivi  è l’obiettivo fondamentale della nuova economia, che è e sarà l’economia verde, il cui intento è di porre al centro l’ambiente , il cosmo e le sue leggi , nonché  gli esseri viventi e l’uomo che da ‘oggetto’ dovrà trasformarsi in ‘soggetto’.
E non è escluso che l’economia green dia impulso alla nascita di nuove fonti economiche non inquinanti , non deleterie all’equilibrio uomo-natura”.

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.