di Rossella Longo
L’impatto ambientale della bicicletta fa del veicolo a due ruote la migliore soluzione adottabile per l’uomo e il Pianeta.
“Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza” (Herbert George Wells).
Solo 21 grammi di CO2e (anidride carbonica equivalente), a persona per chilometro, è l’impronta di emissioni per una bicicletta.
Alcuni studi hanno stimato che, il sostituire un’autovettura con una bici per percorrere distanze di città, inferiori a otto chilometri, regalerebbe all’atmosfera un risparmio di 7 milioni di tonnellate di CO2, ogni anno.
Parliamo ora dell’impatto della produzione.
Produrre una bicicletta urbana, in acciaio, del peso di circa 20 kg, genera un’impronta ambientale di circa 96 chilogrammi.
Rimane, quindi, la prima scelta di locomozione per chi ama il benessere del Pianeta.
E questo nel nostro Paese lo sappiamo bene, infatti, tra amatori, cicloturisti e ciclisti urbani, in Italia, il numero totale è 1.935.000, dei quali circa un milione usa la bicicletta per spostamenti di studio e lavoro.
Un solo modo perché i ciclisti siano sempre di più: creare percorsi protetti e sicuri.
Ed allora si potrà dire, a cuor leggero: “Hai voluto la bicicletta ed ora…pedala!”
