
La presentazione del volume “Il dono della vita”, Adda Editore, dell’autrice Annamaria Pasquadibisceglie è avvenuta giovedì 13 aprile scorso presso la Feltrinelli Point di Altamura, location culturale prestigiosa, dove vengono ospitati autori mergenti e già noti; evento previsto nella rassegna “Self made Woman” del progetto “Women in progress” organizzato dall’Associazione LeggerEdizioni nell’ambito dell’avviso “Futura. La Puglia per la parità” promosso dal Consiglio regionale pugliese.
L’introduzione è stata fatta dalla giornalista e presidente della predetta associazione culturale, Anna Ventricelli; mentre la presentazione e il dibattito sono stati moderati dai giornalisti Maria Paola Desantis e Michele Cannito, editore de “La Nuova Murgia”.
Il benvenuto alla scrittrice è stato salutato da un nutrito parterre che ha dimostrato una immediata simpatia per l’embriologa e nutrizionista sia per il tema affrontato nel suo volume che per la sua battaglia personale contro il cancro.
Si è parlato di cellule quando ci si ammala di tumore, di quanto sia importante la cura antinfiammatoria, del ruolo dell’intestino e delle vitamine A. B, C, D, E, quali integratori.
Michele Cannito ha messo in risalto la figura della dottoressa Annamaria Pasquadibisceglie come donna straordinaria per le sue capacità che da medico embriologa-genetista si è dedicata allo studio del tumore attraverso l’alimentazione, di cui è diventata una eccellente biologa e nutrizionista.

Il libro presentato è un lavoro autobiografico diviso in tre parti; nella prima parte la scrittrice racconta la sua battaglia contro il cancro, il cambio dell’alimentazione quando prende coscienza del suo male e lo stile di vita da adottare. Nella seconda parte tratta il tema della nutrizione cellulare, i suoi studi; e infine nella terza parte raccoglie le testimonianze dei pazienti guariti.
Dalle riflessioni dell’autrice si è preso atto che il nostro organismo è fatto da tante cellule che, a causa di inquinamento, stress, cattiva alimentazione, abuso di farmaci subisce delle forti degenerazioni che conducono inevitabilmente alla malattia del secolo: il tumore.
Da qui il suo studio e la sua attenzione all’alimentazione. L’intestino – afferma l’autrice – è il nostro “primo cervello”, nel quale confluisce tutto ciò che si ingerisce comprese tutte le quelle tossine emotive che creano tensioni nel corpo.
“Il dono della vita”, insomma un libro da leggere.