Principale Arte, Cultura & Società Digiuni e astinenze, dalle religioni ai social

Digiuni e astinenze, dalle religioni ai social

digiuni e astinenze
Basilica of Sant'Apollinare Nuovo, Ravenna, Italy

Primo venerdì di Quaresima e già in molte case si  accendono discussioni, specie se a tavola si siedono adolescenti in piena ribellione, magari sportivissimi e dediti alla palestra. Avete presente? Sono quei ragazzi che vedete più spesso sui social che in casa, e spesso hanno come obiettivo perfezionare glutei o bicipiti che a voi sembrano già perfetti.

“Io la carne la devo mangiare”.

E guarda caso, proprio di venerdì, quando avete organizzato un menù con sane proteine, ma di altra origine, corrispondenti alle vostre “obsolete, sciocche idee da creduloni” per cui il venerdì in Quaresima si fa astinenza  dalle carni.

Poi magari ci si ritrova a combattere con i figli per un digiuno intermittente scoperto su Internet, per combattere inesistenti cuscinetti di cellulite o quindici grammi di troppo scovati dalla bilancia.

Però,  il  digiuno del Mercoledì delle Ceneri e del Venerdì Santo scatenano nei giovani atei, agnostici o chissà cosa (parole nuove, appena scoperte studiando filosofia o scopiazzate dal web), battutine, prese in giro e tanto sarcasmo.

Il senso religioso e la Quaresima

Il  nonsense di una religione Cattolica ormai spesso “non praticata” lo conosciamo tutti, lo abbiamo sotto agli occhi ogni giorno nelle mancate domande che ci poniamo e nelle risposte che non cerchiamo e che, ancora  peggio, non sappiamo più dare.

Eppure, tutte le religioni nei tempi forti hanno digiuni e astinenze, non messe in discussione dalle generazioni più giovani come capita con il cattolicesimo. Forse. Perché, in realtà, sappiamo poco di tutto  ciò che riguarda la sfera spirituale ed è più  facile  conoscere  i segreti delle  case di  estranei che quello che accade nella stanza accanto alla nostra.

Il digiuno e le astinenze, qualche domanda?

Digiuni e astinenzeSe per una volta la nostra curiosità si  spostasse su ciò che ci riguarda, magari su questo assurdo digiuno che ci viene imposto, per prima cosa mi domanderei io che cosa ha  a che fare la mia pancia che brontola con Dio. Soprattutto, mi domando che cosa importa a Lui, chiamiamolo come vogliamo, che non mangi, o non beva, o non fumi, o che mi privi di qualunque altra cosa per alcune ore. Prima di volare alto con teologia e filosofia, credo che siano queste cose semplici a dover trovare risposta, come semplice è il messaggio che porta Cristo. Senza tante storie, digiunare per fare presente un vuoto da riempire. Un piccolo passo che si può fare o non fare, per noi, non per fare contento Dio. Ma visto che ci piace complicare le cose, dobbiamo decidere a che età si comincia (14 anni) e si finisce (65 anni), quando è facoltativo (malati, donne gravide, ecc), e quante ore e quali pasti si devono saltare. Era troppo facile, altrimenti!

Le astinenze e le discussioni a tema

Per non parlare delle astinenze. Fin dall’origine della Chiesa, digiuni e astinenze sono oggetto di grandi discussione. Per esempio, sappiamo che i cristiani possono bere durante i digiuni, per cui quando arrivò in Europa  la cioccolata, essendo una bevanda, fu accolta dal clero con grande favore, in quanto si trattava di un ottimo corroborante nei tempi di digiuno.

L’astinenza dalle carni deriva dall’alimentazione del  passato, in cui solo i ricchi potevano permettersela, per cui era un richiamo a un regime di vita più semplice e povero. Oggi mangiare pesce è un lusso, quindi si aggiunge pure quello, ripiegando con chiarezza su “cibi poveri, semplici, non elaborati”. Inutile aggiungere che astice e salmone affumicato, spaghetti allo scoglio e simili non fanno parte del menù quaresimale. Pensiamo più a una scatoletta di tonno.

Digiuni e astinenzeAnche i cibi proibiti variano a seconda dei luoghi in cui si vive, e talvolta l’influenza ebraica si sente maggiormente. Da noi in Italia i latticini sono ammessi, in altri Paesi meno graditi.

I precetti religiosi venivano – e vengono tuttora – declinati secondo le esigenze locali. Le usanze più interessanti riguardano le Americhe: ad esempio in alcuni paesi dell’America Latina i capibara sono ammessi perché considerati “carne di pesce”, in sostanza un tipo di carne diversa da quella dei mammiferi terrestri.

A New Orleans, nel 2010, l’arcivescovo dichiarò che la carne di lucertola era ammessa perché considerata pesce: da allora viene consumata anche in Quaresima. Se volete provare…

 

https://www.cookist.it/digiuno-quaresimale-cosa-mangiare-e-cosa-evitare-durante-i-40-giorni-di-astinenza/

http://ospiti.peacelink.it/parrocchia/a/40036.html

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