La banca centrale australiana ha alzato il tasso di riferimento di un quarto di punto e ha modificato la sua forward guidance, innescando attese per ulteriori rialzi. I mercati si aspettavano un movimento di un quarto di punto, con qualche rischio di un aumento maggiore visti i recenti dati sull’inflazione. Questo è stato il nono rialzo dallo scorso maggio, che ha portato i tassi a 325 punti base. Tuttavia il Consiglio della RBA, prevede che nei prossimi mesi saranno necessari ulteriori aumenti per frenare l’impennata inflattiva.
Inflazione: la RBA alza il tasso di riferimento
Il governatore della banca centrale australiana Philip Lowe ha affermato che un ulteriore ritmo di inasprimento si baserà sugli sviluppi dell’economia globale, sulle tendenze della spesa delle famiglie e sulle prospettive dell’inflazione e del mercato del lavoro. Con l’inflazione core in accelerazione al 6,9% rispetto a un anno fa, al di sopra della previsione della banca centrale del 6,5%, la RBA attraverso l’attuale sequenza di inasprimento delle politiche monetarie, prevede che l’inflazione dovrebbe scendere al 4,75% quest’anno e rallentare solo fino a circa il 3% entro la metà del 2025. Ciò ha portato i mercati a raddoppiare le scommesse sul fatto che il tasso di cassa dovrà raggiungere un picco più vicino al 3,85%, anche in parte per tenere il passo con la Federal Reserve statunitense. La Fed è ora vista alzare i tassi oltre il 5% per frenare le pressioni sui prezzi ancora alti. La RBA prevede inoltre, che la crescita economica si attesterà in media intorno all’1,5% nel 2023 e nel 2024. Il dollaro locale è balzato a 0,6940 dopo la decisione dell’aumento dei tassi, estendendo i guadagni precedenti, mentre le obbligazioni a breve termine sono crollate a 96,73 e i mercati hanno alzato il picco dei tassi cash al 3,85%, rispetto al 3,75% precedente.
