Principale Arte, Cultura & Società Lanfranco Cigala: un trovatore medievale

Lanfranco Cigala: un trovatore medievale

Un angelico musicista, dettaglio dal ciclo affrescato, abbazia di Saint-Savin-sur-Gartempe, Francia 1325.

Avevo nel cuore e nella mente di cantare d’amore, ma ora vi ho rinunciato” scriveva Lanfranco Cigala, compositore e nobile genovese d’origine provenzale, vissuto nella prima metà del XIII secolo “canta infatti male di cose gioiose chi è amareggiato” concludeva, riferendosi  all’inascoltato richiamo a partire per le Crociate diretto ai potenti cristiani, causa della sua grande delusione. “Gerusalemme è un luogo derelitto” proseguiva Lanfranco, sconfortato dal comportamento di quei cavalieri “affatto intenzionati a recuperare i santi retaggi” e di quei “due grandi signori”, il Papa e l’Imperatore Federico II, sempre in guerra tra loro.   

Lanfranco è l’espressione più aulica della vitalità poetica delle corti dell’Italia settentrionale nel periodo compreso tra il XII e il XIII secolo: non a caso, proprio le città del Nord furono centri propulsori della poesia provenzale, prima tra tutte Genova, importante foyer trobadorico d’Italia” (S. Guida, 2001).  

Lanfranco fu trovatore cioè cantore e compositore  in lingua d’Oc, idioma caratteristico della Francia meridionale. Ci ha lasciato un canzoniere ricco e vario composto da poesie dalla tematica cortese, amorosa, religiosa, politica e civile. Il suo stile, perfetto dal punto di vista formale, spicca per le radicate convinzioni e  l’aulica levatura morale.  

In vita il nostro poeta fu personaggio di spicco della società genovese. La storiografia è riuscita a ricostruirne la figura attraverso alcuni atti di compravendita afferenti al XIII secolo in particolare quelli datati al 20 luglio 1235, al 7 luglio 1239 e al 21 febbraio 1240 in virtù dei quali sappiamo che fu giudice e consigliere della Repubblica di Genova, diplomatico e ambasciatore alla corte di Raimondo Berengario IV di Provenza.  Lanfranco, figlio di Guglielmo, apparteneva ad una rispettabile famiglia. Sua moglie si chiamava Saffiria e da lei ebbe otto figli di cui sette maschi e una femmina di nome Caterina.

Lanfranco Cigala è aulico esempio della varietà e complessità del fenomeno trobadorico, nato nel sud della Francia verso la fine dell’XI secolo, affermatosi successivamente tra  XII e XIII prima al nord e poi fuori i confini francesi (Germania, Spagna e Italia). La novità di questa poetica fu l’utilizzo della lingua volgare, espressione lontana da quella utilizzata in ambienti dotti ed ecclesiastici e la varietà delle tematiche trattate I cantori si esibivano spesso in compagnia di giullari, abili nel mimo e nella recitazione e godevano di condizione varia ed eterogenea. Accanto a mercanti, artigiani o poeti di umili origini, quest’arte era coltivata anche da principi, re, prelati, monaci e cavalieri. Per alcun  di loro  era un piacevole svago, per altri un mestiere a tempo pieno. 

 

Bibliografia:

G. Bertoni, I trovatori d’Italia: bibliografie, testi, traduzioni, note, Forgotten Books, 2019
F. Branciforti, Il canzoniere di Lanfranco Cigala, Firenze 1954, pp, 198-200
S. Guida (a cura di), Canzoni di Crociata, Luni Editrice, 2001 

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.