La presentazione è avvenuta presso il mangimificio Meridiana Agri di Lanzone nella zona industriale di Jesce, cerniera di confine tra Altamura e Matera.
Presenti molti operatori economici della filiera: imprenditori agricoli, stoccatori, titolari di mulini, il Presidente dell’Associazione LiberiAgricoltori di Altamura Mimmo Viscanti e il suo vice Angelo Candita, nonché il giovane imprenditore agricolo Vinzi Francesco di Montescaglioso a rappresentare la Basilicata, la cui tenuta di famiglia si estende su una superficie di mille ettari dove produce cereali e agrumi bio.
Menti brillanti del sud Italia sempre pronti a sfidare l’impossibile facendo ricerche tecnologiche ed esperimenti sul campo.
Parliamo di due giovanissimi ingegneri di robotica: Gianlorenzo De Santis di Lecce e Lorenzo Conti di Roma; entrambi hanno avviato una Start up , denominata Crover, con sede ad Edinburgo, capitale della Scozia, nel cui team italo-scozzese sono presenti altri collaboratori di dieci nazionalità.
In totale sono 14 ingegneri, ognuno con un proprio ruolo nella ricerca e progettazione di apparecchiature robotizzate per migliorare la qualità del lavoro.
La promozione di detto progetto è stata affidata all’Istituto Cooperativo di Ricerche di Napoli, guidato dal Presidente Enrico Casola, biologo; unitamente al suo collaboratore Antonio Panella, agronomo, settore sviluppo agro-alimentare.
I due nostri connazionali hanno puntato l’attenzione sullo stoccaggio dei cereali, dalla fase di raccolta al conferimento presso silos o depositi orizzontali.
La finalità della loro apparecchiatura, vista durante la presentazione presso i magazzini della Meridiana Agri , è di verificare l valori più importanti dei cereali: il grado di umidità e la temperatura, cause di deterioramento del prodotto; tuttavia il robot sarà utilizzato in molti altri settori di stoccaggio e trasformazione: mangimifici e molini che utilizzano riso, orzo, avena e legumi.
L’apparecchiatura robotizzata, dotata di una slitta e una coclea (vite senza fine), si muove sulla massa per mezzo di un joystick che trasmette gli impulsi alla centralina che elabora immediatamente i dati.
Nella cassetta posta al centro dell’apparecchiatura è alloggiata una sonda telescopica lunga circa un metro che scandaglia la massa granulare in lungo e in largo trasmettendo alla piattaforma software Crover tutti i valori utili del prodotto stoccato: umidità e temperatura per prevenire la formazione di muffe e tossine.
Al momento la lunghezza della sonda, per una questione di praticità durante queste prime fasi di presentazione presso le aziende contattate, è ridotta; però è prevista una lunghezza di circa 8 metri per farla operare nei capannoni, dove lo stoccaggio dei cereali è sfuso; mentre potrà raggiungere una lunghezza di 20 metri per i silos che sono posti in verticale.
Non si esclude l’utilizzo di questo robot sulle navi cargo che giungono nei porti italiani e soprattutto a quello di Bari, dove le importazioni sono esposte a potenziali criticità.
Questo sistema permette il controllo dei parametri nel processo di tracciabilità.
Insomma, un sistema ad alto contenuto tecnologico che consentirà agli operatori del settore di monitorare la qualità delle graminacee.