
Grande successo del Business Day giovedì 26 gennaio scorso al Teatro Mangiatordi di Altamura; un format alla 4^ edizione ideato e organizzato dalla dott.ssa Marina Angelastro, diventato un prestigioso appuntamento annuale per la Capitale della Murgia.
Quest’anno sulla passerella si sono avvicendate molte figure del mondo economico e delle Scienze. Menti brillanti che hanno raccontato le loro esperienze; un vissuto fatto di sacrifici per raggiungere obiettivi formativi non certamente facili in contesti internazionali.
Dalla rosa dei partecipanti all’evento, abbiamo selezionato un imprenditore che ha suscitato l’interesse dello scrivente per una serie di motivi; la sua birra artigianale ha sposato materie prime pugliesi e nomi storici per omaggiare figure importanti che rientrano nella storia dell’area murgiana.
Parliamo del dott. Michele Solimando, agronomo, nato a San Marco in Lamis (FG), con attività nel capoluogo dauno e azienda agricola ad Apricena; entrambe le città legate storicamente alla figura di Federico II di Svevia.
Il legame con il Gargano è accentuato sia dall’utilizzo delle scorze di agrumi che del frutto nelle sue birre; inoltre fa parte del Presidio Slow Food.
Ha realizzato una birra dedicata al “Festambiente Sud” nell’estate 2022, impiegando malto di grano duro Senatore Cappelli e ingredienti del territorio.
Detta birra, definita unica al mondo che prende il nome di Fovea, antico nome di Foggia, è ispirata al culto micaelico, i cui pellegrini in passato recandosi a Monte S. Angelo, calpestavano le erbe aromatiche o medicamentose.
Il liquido è aromatizzato col timo selvatico che evoca la struttura olfattiva. Altra particolarità è l’ulteriore fermentazione che avviene in bottiglia col lievito madre del pane di Monte S. Angelo.
Il malto di grano duro è una variante sperimentata nel 2019 che gli ha dato molta soddisfazione, definendo questo prodotto “Pane liquido”; la fermentazione è uguale al pane. Insomma, afferma l’intraprendente agronomo Mastro birraio M. Solimando, “la mia birra potrebbe considerarsi un sorta di pane di Altamura in forma liquida”.
Toccando un paradosso, il nostro Sud ha sempre immaginato che il grano duro fosse buono solo per il pane, mentre l’innovazione, attraverso la sperimentazione e le conoscenze tecniche, ha portato M. Solimando ad un prodotto di nicchia.
La sua venuta ad Altamura gli ha solleticato l’interesse per un gemellaggio con la Città del Pane; ci sono già dei contatti in corso.
L’altro progetto è “Stupor mundi” – aggiunge M. Solimando – il cui processo di lavorazione della birra è ispirato al metodo “Keller Bier” che utilizza tra l’altro una comune segale detta “jurmana”, varietà di cereale introdotto in Puglia da antiche popolazioni normanne-germaniche; una riscoperta che attualmente sta avendo grande successo di produzione sul Subappennino dauno con impiego in diverse realtà di trasformazione.
Nell’ambito di queste sperimentazioni – continua M. Solimando – non ha tralasciato la parte culturale che vuole veicolare col suo prodotto. La sua prima birra l’ha dedicata allo Stupor mundi” (Federico II di Svevia) realizzata due anni fa.
A ricordo di questo illuminato Imperatore appulo-siculo giunto in Puglia nel 1221, si è voluto omaggiare la Casata degli Hohenstaufen con tre birre dando il nome ai suoi più illustri personaggi.
La prima birra realizzata col progetto Stupor mundi è stata dedicata a Costanza d’Altavilla (madre di Federico II); la seconda ad Enrico VI (padre di Federico II); e l’ultima nata allo stesso Imperatore, per l’appunto al Puer Apuliae, ribattezzandola “Puella Apuliae”.
Tutti gli ingredienti sono 100% pugliesi, con luppolo prodotto nell’azienda agricola di famiglia di Apricena.
Queste tre specialità – conclude M. Solimando – sono state premiate in diverse prestigiose manifestazioni del settore, alimentando così il “World Beer Revolution”; in definitiva si sente un “pioniere italiano” destinato a rivoluzionare il mondo della birra.