Un distillato prodotto dalla biomassa legnosa di secondo taglio del bosco per concimare i terreni coltivati a grano. Una novità da una eccellenza industriale italiana. Distillato composto da 300 sostanze sinergicamente attive
Se ne è parlato ad Altamura (Bari) venerdì 4 novembre 2022 presso l’A.M.C/Associazione Meridionale Cerealisti, cuore pulsante di tutte le attività connesse dalla produzione di cereali (aziende agricole), alla commercializzazione (broker) ai trasformatori: molini, pastifici, panifici.
La Bioesperia di Civitella in Val di Chiana (Arezzo) dal 2016 sul mercato, ma con esperienza ultra trentennale, ha messo a punto una serie di protocolli per migliorare le produzioni colturali. Un progetto in linea con le direttive europee del 2015 per ridurre l’utilizzo di fitofarmaci, anticrittogamici e di pesticidi dannosi all’agricoltura.
Grazie alla segnalazione fatta da uno dei soci dell’Associazione AMC, il Presidente Nunzio Panaro è stato felice di accogliere i vertici della Bioesperia, rappresentati dal Presidente dott. Francesco Barbagli, e suo figlio Saverio, Responsabile Pubbliche Relazioni.
Francesco Barbagli ha dimostrato, come relatore e tecnico, profonda conoscenza delle dinamiche che ruotano nell’ambito dell’agricoltura spaziando dalla floricoltura alla cerealicoltura, tema su cui ovviamente si è accesa l’attenzione della platea.
Negli ultimi dieci anni le condizioni climatiche ambientali sono notevolmente cambiate; i terreni sono siccitosi e le piante non riescono più ad assorbire i nutrimenti necessari al loro sviluppo.
Da qui – ha continuato F. Barbagli – è nata la necessità di studiare dei concimi naturali che potessero servire a migliorare la crescita e lo sviluppo delle piante, personalizzando il piano colturale in base al terreno, alla “cultivar” e alla fascia fitoclimatica.
I prodotti Bioesperia nascono da matrici di biomassa vegetale di secondo taglio del bosco; il liquido estratto di natura vegetale molto trasparente, di colore ambrato, è frutto di esperienze condivise con le università di Firenze, Pisa e Siena e recentemente allargate ad altri atenei italiani e stranieri.
I risultati raggiunti hanno generato un prodotto di eccellenza che serve ad superare lo stress idrico delle piante e a favorire una sana crescita dell’apparato radicale e fogliare. La tecnologia di questa azienda insomma offre strumenti decisamente innovativi nell’agricoltura per una produzione di qualità con alti valori nutraceutici
L’impennata dei fertilizzanti d’importazione sta ponendo seri problemi in agricoltura. Bioesperia sembra essere un’ottima risoluzione alla crisi del momento.
E’ stato accertato, facendo dei raffronti tra appezzamenti di terreno a coltivazione tradizionale del grano e quella con trattamento Bioesperia, la resa è risultata molto soddisfacente con quest’ultimo sistema.
Infatti, l’indice proteico del grano ha superato il 14,5%; anche la resa è aumentata; inoltre, c’è stata una riduzione dei costi dei mangimi e soprattutto è stata registrata una consistente riduzione di erbe infestanti. Ancora, il grano è risultato resistente alla siccità per oltre 90 giorni.
Anche se ad oggi non è stata fatta alcuna sperimentazione in Puglia e Basilicata, le testimonianze dirette finora raccolte tra i clienti Bioesperia in particolar modo in Toscana negli ultimi tre anni, fanno sperare che questa ricetta potrà essere un salvavita per l’agricoltura dell’Alta Murgia.
Del resto Bioesperia, a richiesta delle aziende agricole, si è resa disponibile ad utilizzare sul campo il distillato. L’invito del Presidente Nunzio Panaro è di provare. Bisogna uscire dalla sacca dell’immobilismo. Le aziende agricole potrebbero mettere a disposizione qualche ettaro dei loro terreni per fare una prova ed analizzarne i risultati nel prossimo “Crop Tour” che l’AMC di Altamura terrà a maggio 2023, ha chiosato Nicola Panaro, Responsabile Pubbliche Relazioni dell’AMC. Si è in piena stagione della semina.
Al convegno erano presenti gli studenti dell’Istituto Nervi-Galilei di Altamura , indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, con i loro docenti: prof. Nicola Ostuni e prof. Luigi Dinoia.
Bravi !!!