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La Maggioranza salva in Consiglio Comunale il centro per persone diversabili “Dopo di noi”

La comunità alloggio per disabili gravi e il centro Diurno socio-riabilitativo, che si trovano nell’edificio di proprietà comunale, sito in via Santa Maria, resteranno aperti.

Il rischio chiusura era imminente, in quanto, sin dal lontano 2015, il Comune di Corato non aveva indetto una nuova gara di appalto per aggiudicare il servizio.

Pertanto, suo malgrado, nonostante i suoi ripetuti solleciti, la cooperativa Solidarietà ha, per anni, dovuto continuare a operare “sine titulo”.

La prospettiva di fronte a tale situazione di palese irregolarità era la sospensione del servizio e quindi la chiusura delle due realtà socio assistenziali.

L’Amministrazione De Benedittis, invece, con una forte assunzione di responsabilità, ha approvato in Consiglio Comunale un debito fuori bilancio per riconoscere alla cooperativa Solidarietà le somme spettanti per il servizio reso e contestualmente ha deliberato per la continuità del servizio, nelle more della immediata indizione di una nuova gara di appalto.

“Abbiamo salvato 25 posti di lavoro e abbiamo evitato lo sfratto di ben 10 persone con disabilità gravi, ospiti del Centro residenziale e di altre 20 persone diversabili, che frequentano il Centro diurno” Afferma il Sindaco Corrado De Benedittis.

Peraltro, l’eventuale chiusura del centro avrebbe avuto conseguenze irreversibili in quanto il Comune avrebbe perso l’autorizzazione regionale al funzionamento.

“Ringrazio i consiglieri e le consigliere della mia maggioranza che con assunzione di importanti responsabilità hanno votato per garantire i pagamenti di lavoratrici e lavoratori e il salvataggio di tale importante realtà.

Sappiamo, peraltro, quanto la materia dei debiti fuori bilancio sia controversa” ha aggiunto il Sindaco De Benedittis.

Unanime inoltre è stato il ringraziamento verso i dirigenti comunali Avv. Giuseppe Sciscioli e Dott.ssa Marianna Aloisio per l’eccellente lavoro svolto, insieme agli uffici, alla Dott.ssa Annamaria Cimadomo e d’intesa con la Regione.

Il Comune, in caso di chiusura, avrebbe dovuto restituire alla Regione l’importo dei buoni servizio non liquidabili a causa dell’assenza del contratto e si sarebbe esposto al rischio di contenzioso da parte della cooperativa sociale che ha condotto il Centro.

Importante, infatti, è stato il lavoro di squadra che si è fatto con la Regione grazie allo spirito di collaborazione massima della direttrice del Dipartimento Welfare Dott.ssa Valentina Romano e della Presidente della Commissione Sanità Avv. Lucia Parchitelli.

“Di fronte a tale situazione esplosiva – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Felice Addario, da tempo, insieme al Sindaco Corrado De Benedittis, abbiamo lavorato, pancia a terra, per individuare una possibile soluzione che tenesse insieme l’esigenza di ripristinare la legalità con l’esigenza di assicurare alla Comunità cittadina un servizio indispensabile per le fasce più deboli della popolazione.”

“Prosegue – ha concluso il Sindaco De Benedittis- a ritmo serrato, il lavoro di riordino e di ripristino di buone prassi, che l’Amministrazione sta facendo su molti versanti.”

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