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Da Lecce ad Agrigento nel nome di MaBasta

Nel progetto “Bull out: in gioco contro il bullismo” 11 scuole di Agrigento con la “Guarino” come capofila in collaborazione con i ragazzi di Mabasta

Progetto fortemente voluto dalla Dirigente Gabriella Bruccoleri Mirko, Francesco e Filippo in trasferta da Lecce per sensibilizzare e rendere proattivi gli studenti siciliani

 Ha avuto inizio nei giorni scorsi l’importante iniziativa di rete per contrastare il fenomeno del Cyberbullismo denominata “Bull out: in gioco contro il bullismo”, la quale vede coinvolte 11 scuole della provincia di Agrigento, diverse associazioni del territorio ed i giovanissimi animatori del Movimento antibullismo “MABASTA” di Lecce.

L’Istituto capofila del progetto è la scuola “Gaetano Guarino” di Favara, che coordina l’articolazione degli interventi nelle diverse realtà scolastiche provinciali.

 

Il progetto ha attivato un insieme di azioni volte a contrastare il fenomeno del Cyberbullismo e sensibilizzare all’uso consapevole della rete internet, educando le studentesse e gli studenti alla consapevolezza, trasversale alle discipline curricolari, dei diritti e dei doveri connessi all’utilizzo delle tecnologie informatiche.

 

“Bull out: in gioco contro il bullismo” si sviluppa in tre contesti: La famiglia, il territorio, e la scuola, in una logica di impegno trasversale e intergenerazionale, al fine di costituire un “consorzio educativo-sociale” permanente che leghi in modo sinergico e funzionale le diverse istituzioni operanti nel territorio.

La formazione è stata affidata ai giovani attivisti di “MABASTA” che ricordiamo essere anche l’acronimo di “Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti”, sapientemente guidati dal team leader Mirko Cazzato, all’associazione “MAIPIU’UNBANCOVUOTO”, ad esperti del fenomeno bullismo e del cyberbullismo e ai rappresentanti formatori delle associazioni “ANFASS” e “PANATHLON”, per consentire una connessione tra attività formative e laboratoriali, dalle conoscenze alle competenze, in modo critico e fecondo, per potenziare i punti di forza delle diverse realtà coinvolte: sensibilizzazione e inclusione, coinvolgimento largo e multilivello della comunità, verifica delle ricadute formative e facilitazione dell’implementazione degli interventi.

Ad essere andati in trasferta nella bella isola siciliana, oltre a Mirko Cazzato, sono stati Francesco Pio Manca (17 anni) e Filippo Milanese (16 anni) i quali, con le loro caratteristiche t-shirt rosso allerta, hanno esposto e incentivato l’adozione del noto e testato “Modello Mabasta”, l’originale protocollo composto da sei innovative azioni che vedono gli studenti protagonisti assoluti nella prevenzione, emersione e lotta ad ogni forma di bullismo, cyberbullismo e bodyshaming.

 

«Un progetto innovativo e rivoluzionario, che parte dal basso, dove saranno i giovani che formeranno altri giovani, a scuola, per permettere un intervento incisivo e duraturo» ha spiegato la Dirigente Scolastica Gabriella Bruccoleri dell’Istituto capofila “Gaetano Guarino”, sede del CTS che organizza tutte le attività del percorso formativo, che si concluderà a febbraio 2023.

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