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Il XX Raduno dei cortei storici a Gravina in Puglia incanta turisti e visitatori

Uno spettacolare evento che ha proiettato il pubblico nella temperie storica REDAZIONE ALTAMURA - ALTA MURGIA

Foto di copertina

Il Raduno dei cortei storici organizzato dal Centro Studi e Ricerca “Nundinae” di Gravina in Puglia nei giorni 16-17-18 settembre 2022, giunto alla XX edizione, ha superato ogni aspettativa.

Uno spettacolo senza interruzione nei tre giorni consecutivi che ha incantato il pubblico accorso da ogni dove, e soprattutto stranieri che hanno seguito con  straordinario  stupore l’evento, tanto che tutti i B&B hanno registrato il “sold out”/tutto esaurito.

Una rievocazione storica che nelle intenzioni del gruppo dirigente, costituito dal fondatore e Presidente prof. Raffaele Ceci, dalla vice Presidente Mariella Casella, dal responsabile scenografo Beppe Rubini, dalla sig.ra Lia Tafuno e da Gabriele Paterno, hanno voluto rappresentare in questa edizione la stratificazione storica di cui è ammantata la città di Gravina in Puglia.

Qualcuno si era chiesto il perché nella sfilata la presenza di un gruppo di soldati romani, o di figuranti rappresentanti il ‘700; e di popolani provenienti da Cassano delle Murge a rappresentare la festa della Madonna delle Grazie in abiti contemporanei, discostandosi dal “focus” della festa medievale.

Beppe Rubini- costumista e scenografo – ha dato una spiegazione. Ha tenuto a precisare che la storia della città non è  statica, ha avuto una sua evoluzione; i periodi storici si sono sovrapposti e da qui la stratificazione fino a giungere ai giorni nostri, il cui cerimoniale si è presentato “multi-epico”.

E’ da questo pensiero che si è sviluppato progetto, il cui corteo partendo dal 15 agosto 1289, data in cui  il feudo viene consegnato dal Re Carlo II d’Angiò al suo feudatario Conte Giovanni di Monfort, si è diluito nei periodi storici, fino ad aggiungere un particolare contemporaneo con l’omaggio  alla figura di Pierpaolo Pasolini, grande letterato,  poeta, scrittore e regista. Negli anni scorsi erano state inserite le figure di Dante e di Michelangelo.

Al centro il sindaco Dr. Fedele Lagreca con accanto il Presidente Prof. Raffaele Ceci insieme agli organizzatori

Il termine “Nundinae” – aggiunge B. Rubini – è una parola d’origine latina che significa grosso mercato, ed è appunto un momento di svago, di allegria, oggi inteso come manifestazione.

Tutti i figuranti in costumi d’epoca, molto pregiati,   hanno sfilato con atteggiamento regale, ognuno nel proprio ruolo: Re, Regina, alti dignitari, popolani, dando   importanza all’evento.  Encomiabile il lavoro di squadra di tutto lo staff durante l’intera manifestazione

I costumi, frutto di ricerche, sono realizzati dalla sartoria dell’Associazione  Centro Studi Nundina e Ricerca, la cui sede è nel chiostro di S. Sebastiano, dove è presente una mostra permanente al piano superiore.

L’Associazione, dopo aver tirato le somme con grande soddisfazione, si è già messa al lavoro per il prossimo appuntamento previsto a settembre 2023.

 

 

 

 

                     

  

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