Principale Politica Diritti & Lavoro Beppe Grillo al momento è l’unica autorità riconosciuta nel Movimento

Beppe Grillo al momento è l’unica autorità riconosciuta nel Movimento

Il garante dei 5Stelle prende tempo per capire qual è la strada da percorrere dopo che il tribunale di Napoli ha ‘congelato’ il nuovo statuto che aveva portato all’elezione di Giuseppe Conte nel ruolo di presidente e alla nomina dei vicepresidenti

© ELIANO IMPERATO / CONTROLUCE / CONTROLUCE VIA AFP – Beppe Grillo

 

AGI – Per ora si ritorna al vecchio statuto. Stop ad ogni iniziativa, ad assemblee nelle quali mettere a votazione il nuovo regolamento allargando la platea ai vecchi iscritti, ad ogni tipo di mossa che potrebbe essere impugnata. È Grillo a bloccare tutto, a prendere tempo per capire qual è la strada da percorrere dopo che il tribunale di Napoli ha ‘congelato’ il nuovo statuto che aveva portato all’elezione di Conte nel ruolo di presidente e alla nomina dei vicepresidenti.

Il garante al momento è l’unica autorità riconosciuta e potrebbe, eventualmente, rispondere in prima persona di ogni tipo di operazione e perfino delle richieste di risarcimenti avanzate dagli ex M5s. “Le sentenze si rispettano. La situazione, non possiamo negarlo, è molto complicata. In questo momento – intima l’ex comico – non si possono prendere decisioni avventate”.

Da qui la richiesta di silenzio che viene raccolta in primis proprio da Conte – che rinuncia alla partecipazione di ‘Porta a porta’ – e poi da tutti gli altri. Un segnale evidente di come il ruolo del garante venga riconosciuto all’interno del Movimento, dopo mesi nei quali si era registrata una distanza proprio tra il fondatore e il pianeta pentastellato. Pianeta pentastellato ora in subbuglio: anche l’assemblea dei deputati convocata al termine dei lavori parlamentari ha registrato di fatto un generale sbandamento. Con lo scontro tra contiani e dimaiani che e’ passato per ora in secondo piano.

In attesa di un confronto tra Grillo e Conte, annunciato proprio dal primo, gli avvocati di entrambi starebbero lavorando insieme ad una soluzione. Perché il timore è che la ‘macchina’ rimanga ferma per molto tempo, anche se la prossima udienza si terrà tra una ventina di giorni.

“Se salta tutto è Grillo a dover rispondere di ogni cosa”, osserva una fonte pentastellata. Da qui la cautela. Anche perché sono tanti i nodi irrisolti. Da regola ora il fondatore M5s dovrebbe costituire il comitato di garanzia con persone di fiducia, il passo successivo dovrebbe essere la nomina di un comitato direttivo che poi dovrebbe procedere alle votazioni del nuovo statuto, comprendendo anche i vecchi iscritti.

Ma gli interrogativi sono tanti, tra questi il luogo dove procedere alle votazioni: su Rousseau, dopo i contrasti con Casaleggio, con l’associazione che non ha i dati aggiornati degli iscritti? O su Skyvote? Al momento resta agli atti lo stop di Grillo ad ogni iniziativa e l’irritazione per ogni fuga in avanti. Con la leadership di Conte che resta ‘congelata’ anche se i suoi fedelissimi ribadiscono che non c’è alternativa al nuovo corso e che il giurista pugliese sarà presto di nuovo legittimato, al di là delle carte bollate.

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