Principale Arte, Cultura & Società Musica, Eventi & Spettacoli Bestie feroci degli Icona Cluster ha anche un video!

Bestie feroci degli Icona Cluster ha anche un video!

Dopo la recente uscita per l’italo tedesca Rubik, prodotto da Natty Dub (Funk ShuiProject), Bestie feroci degli Icona Cluster ha da oggi anche un video. Questo pezzo è il nuovo singolo della band bolognese che, dismessi i panni da Fake Jam, sta disegnando traccia dopo traccia la propria identità di band indie, che ha scelto di attraversare con una propria decisa personalità i generi per esprimere la propria giovanile, mai giovanilista, denuncia di un mondo che non sa più essere umano. Dopo Aspetta e vedrai, uscito a giugno, in cui si denunciava infatti il malessere di una generazione che non vede più futuro davanti a sé, con Bestie feroci gli Icona Cluster affrontano il sempre più drammatico tema del ritmo snaturante di questa nostra contemporaneità che non lascia spazio al giusto confronto con la propria interiorità e al dialogo profondo con gli altri. Che, in definitiva, uccide la vera libertà di essere persone.
Il colore musicale di questa traccia ha il profumo e l’intensità della malinconia che rimaneggia i suggerimenti di un linguaggio rap, addolcendone i tratti con i ritmi dell’hip hop, le influenze del rock, una spruzzatina di jazz e un carattere un po’ patchanka.

(Icona Cluster)

Il videoclip è tratto da un live studio e porta la firma di Paolo Roberto Pianezza nel corso della registrazione della traccia da Groove Factory: la scelta è quella dei colori caldi che restituiscano l’emozione del suono della tromba e dell’impasto generale del brano.  Introdotto dalla tromba luminosa e malinconica di Giovanni Tamburini e dal ritmo incalzante, quasi marziale, della batteria di Antonio Rapa avvolta nel suono della chitarra di Gianluca Arcesilai e dal sostegno del basso di Daniele Cristani e dell’elettronica di Luca Impellizzeri (anche alle percussioni) il brano spalanca la sua emozione sul suono della voce calsa di Mattia Elmi: “Ti ricordi questi tempi veloci? Assaggiavamo i nostri corpi come bestie feroci…” che si distende a quel punto su un amalgama pieno di colore che si arricchisce anche delle tastiere di Manuel Goretti.

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