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DAZN fa retromarcia sulle modifiche ai servizi

La multinazionale pay-per-view londinese comunica che l'annunciata eliminazione della doppia utenza non verrà introdotta in questa stagione

Pochi giorni fa l’emittente a pagamento di video streaming online DAZN ha reso noto il cambio di marcia sulle recenti decisioni prese in merito ad abolire la trasmissione contemporanea su due device dei match di un abbonamento: «Nel rispetto di coloro che usano in modo corretto la condivisione e con l’obiettivo di tutelare l’interesse dei nostri abbonati, nessun cambio verrà introdotto nella stagione in corso». All’indomani dell’esternazione la Pay TV era stata convocata a Palazzo Piacentini dal Ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.

DAZN, il comunicato ufficiale che fa un passo indietro

In riferimento a quanto riportato nei giorni scorsi da diversi organi di informazione, DAZN desidera precisare la sua posizione relativamente all’utilizzo dell’account legato al proprio abbonamento.

Nelle Condizioni di utilizzo è chiaramente indicato che il servizio DAZN e tutti i contenuti visualizzati attraverso lo stesso sono ad esclusivo uso personale e non commerciale. Inoltre la password deve essere mantenuta al sicuro, i codici di accesso non devono essere condivisi con nessuno o essere in altro modo resi accessibili ad altri.

L’abbonamento dà diritto all’utilizzo del Servizio DAZN su un massimo di due (2) dispositivi contemporaneamente. L’utente accetta che i dati di login siano unici per lo stesso e non possano essere condivisi con altri.

In tale contesto, abbiamo consentito la visione su due dispositivi, in maniera contemporanea, attraverso lo stesso abbonamento, per offrire un’esperienza personale più ricca all’interno di un unico contesto domestico. Fin dall’inizio del Campionato di calcio di Serie A abbiamo constatato un considerevole incremento di comportamenti non corretti che non può essere ignorato.

Nel rispetto di coloro che usano in modo corretto la condivisione e con l’obiettivo di tutelare l’interesse dei nostri abbonati, nessun cambio verrà introdotto nella stagione in corso.

Per concludere, auspichiamo che l’attenzione sollevata dalle indiscrezioni circolate, porti ad una riflessione seria e concreta sul tema degli abusi contrattuali e della pirateria, aspetti che riguardano tutto il mondo delle OTT e non solo DAZN.

Il nostro impegno continuerà ad essere costante e, come sempre, siamo pronti a lavorare insieme a istituzioni, autorità e con tutte le parti coinvolte e interessate. Approfondiremo questo discorso nel corso dell’incontro di martedì 16 novembre con il Ministro Giorgetti durante il quale illustreremo anche le proposte di rimodulazione e ampliamento delle nostre offerte con l’obiettivo di mettere al centro i consumatori”.

La decisione impopolare e i rischi di ripercussione economica

La Pay TV ha già avuto un primo incontro con l’On. Giorgetti al MISE: il ministro era stato pronto a richiedere alla multinazionale dei chiarimenti a poche ore dalla diffusione ufficiale della nota sui cambi contrattuali di servizio. Dalla riunione convocata era emerso l’impegno da entrambe le parti di approfondire ulteriormente le strategie per una modifica ed allargamento dell’offerta DAZN che tenesse conto delle esigenze sia della piattaforma che dei suoi abbonati.

Ma il rischio maggiore che l’emittente di video streaming ha corso per un attimo è stato quello della perdita del proprio mercato: l’universo dei supporters infatti si era dichiarato da più parti pronto al #Daznout, la rescissione prevista in modo gratuito dal contratto entro 30gg. A spingere in tal senso probabilmente hanno contribuito sia i disagi tecnici sporadici nelle trasmissioni in cui DAZN è incappata pochi mesi addietro sia l’offerta fortemente concorrenziale proposta da altri fornitori del medesimo servizio, tra tutti Sky e Amazon Prime.

Antonio Quarta

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Il Corriere Nazionale

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