Principale Attualità & Cronaca Taranto – La storia infinita del palazzo Archita, la protesta di FdL

Taranto – La storia infinita del palazzo Archita, la protesta di FdL

Nella mattina del 10 dicembre 2020 (un anno fa) a Palazzo di Città, i professionisti incaricati della redazione del progetto di riqualificazione di Palazzo Archita hanno firmato il disciplinare che avvia ufficialmente le attività di questo intervento fondamentale per la rinascita del Borgo.

Il Sindaco Rinaldo Melucci ribadì, in quella circostanza l’importanza che l’immobile riveste per la città, in termini storici e urbanistici, e ha evidenziato la necessità che si faccia presto affinché i cantieri possano partire già nel 2021.

Il raggruppamento temporaneo di professionisti guidato da “Trentino Progetti srl”, si è fatto carico della redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e dei progetti definitivo ed esecutivo, per i lavori di restauro, recupero, riqualificazione, adeguamento funzionale e tecnologico.

L’incarico svolto in due step: il primo lotto funzionale prevedrà la consegna del progetto di restauro delle facciate, degli atri interni e della galleria centrale, consentendo di far partire i relativi lavori in continuità con il cantiere delle coperture ora in corso; successivamente, si procederà alla progettazione degli interni del palazzo.

 

Nel febbraio del 2021 in un’altra news del Comune si ritorna a parlare del restauro e della rifunzionalizzazione del più prestigioso edificio del Borgo.

Nei giorni scorsi, si dice in quella sede, i tecnici incaricati, l’architetto Stefano Boninsegna (Genius loci Architettura) e l’ingegner Gianluca Vigne (Areatecnica), hanno illustrato al sindaco Rinaldo Melucci, all’assessore all’Urbanistica Ubaldo Occhinegro e alla soprintendente Barbara Davidde, gli indirizzi progettuali per arrivare alla redazione, in tempi rapidi, e in prima battuta, del progetto definitivo ed esecutivo delle facciate e degli infissi che porterà alla gara per i lavori di restauro degli esterni di palazzo Archita.

Successivamente si procederà alla totale rifunzionalizzazione degli spazi interni che prevedrà un mix di funzioni pubbliche e private in grado di rendere l’edificio un polo di attrazione straordinario per l’intera città.

«In pochi anni abbiamo reperito 14 milioni di euro comunali – ha spiegato il primo cittadino –, più 20 milioni di fondi Cipe, abbiamo messo in sicurezza le coperture e assicurato la staticità dell’edificio. Ora siamo finalmente pronti anche a partire con il recupero integrale di palazzo Archita».

«Stiamo progettando spazi per ospitare la nuova Pinacoteca comunale – ha aggiunto Occhinegro –, la biblioteca, l’università e lo storico liceo Archita, una moderna galleria commerciale al piano terra e la rifunzionalizzazione dell’ex Corte d’Appello come contenitore culturale».

 

In questo frangente, oggi, arriva il comunicato di Giampaolo Vietri di Fratelli d’Italia che stigmatizza il tempo che passa “ma il restauro del palazzo degli Uffici tarda ancora ad essere realizzato. Il 12 settembre 2019 infatti in concomitanza della cerimonia di riavvio del cantiere, il sindaco Melucci e l’ex assessore Occhinegro annunciavano che in due anni si sarebbe terminato il recupero integrale del prestigioso immobile del borgo umbertino. Successivamente proclamavano anche l’affidamento della progettazione dei lavori di recupero, un affidamento poi sospeso dal Tribunale amministrativo. Come volevasi dimostrare agli annunci dell’amministrazione comunale spesso non fanno seguito i fatti visto che sono già passati più di due anni e la situazione dell’immobile è sotto gli occhi di tutti; le facciate esterne non sono state interessate da alcun intervento e abbiamo notizia che anche l’interno l’immobile si trova nella medesima condizione in cui era al momento dell’inaugurazione del cantiere se non fosse per gli interventi di copertura che hanno interessato i solai.

 

Inoltre è visibile a tutti dall’esterno del cantiere che il cancello dello stesso è chiuso, che la gru è ferma da giorni, che non vi sono maestranze ad operare al suo interno.

 

Per questo la cosa che riteniamo grave è l’assoluto silenzio in merito da parte dell’amministrazione comunale che invece è super impegnata a comunicare ciò che le conviene. Per palazzo degli Uffici sembra appunto che non si debba far saper nulla come se le vicende dell’immobile più prestigioso della città, per il quale si è anche costituito un comitato cittadino, non debbano essere rese note per quelle che sono visto che ciò che è stato annunciato in pompa magna non è stato realizzato. Un altra magra figura per l’amministrazione Melucci su un intervento prioritario e strategico perché la riqualificazione del palazzo per la sua imponenza e bellezza sarebbe trainante per l’economia e il commercio dell’intero borgo e andrebbe a restituire il necessario decoro al centro della città. Per queste ragioni pretendiamo che il sindaco relazioni in merito con urgenza in consiglio comunale e incalzeremo ancora l’amministrazione comunale affinché palazzo degli Uffici possa tornare a risplendere quanto prima come desiderano tutti i tarantini”. (Giampaolo Vietri – Capogruppo Fratelli d’Italia)

Dalle cose dette prima risulterebbe un lavoro tecnico in progress nella progettazione, faticosa elaborazione di dati, piani di fattibilità. E pur vero che da febbraio non si ha alcuna notizia della realizzazione dell’appalto di cui si parlava. Certo tra gare e bocciature Tar si è visto di tutto in questi anni è il lento procedere del restauro del più importante immobile storico della città non piace ai tarantini che amano il Borgo.

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