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Regione Puglia, un mln di euro al Festival La Notte della Taranta 2021

Nino Sangerardi

La Regione , dipartimento turismo-economia della cultura e valorizzazione del territorio , ha versato alla Fondazione La Notte della Taranta , sede legale in Melpignano( Lecce ) , 600 mila euro pari al 60% della cifra impegnata per la messa in opera del Festival La Notte della Taranta , anno 2021 : 1.000.000,00 euro.

Impegno di spesa assunto dopo la valutazione positiva del progetto artistico presentato dalla Fondazione e considerato che le entrate delle vendite e delle prestazioni rese dalla medesima Fondazione coprono  solo una frazione dei costi della manifestazione.

Il contributo economico deliberato dai vertici politici regionali “ a tale attività di produzione e ospitalità è destinato a sostenere la creazione di opere che per la loro natura sono al di fuori delle dinamiche tipiche di mercato e sono finalizzate alla crescita di una cultura diffusa della musica, del teatro e della danza nonché allo sviluppo della ricerca e sperimentazione “ .

Pochi giorni fa 143 persone ( musicisti e antropologi e giornalisti ) hanno firmato un appello , inviato al presidente della Giunta regionale e all’assessore regionale alla cultura ,  con cui si chiede di “ frenare la deriva commerciale e televisiva de La Notte della Taranta “.

Nel documento  il concertone tenuto il 28 agosto 2021 e andato in onda sulla RAI il 4 settembre scorso è definito quale “ punto più basso della mercificazione e dello snaturamento della cultura immateriale salentina, con risultati musicali fortemente criticabili perché troppo legati ai modelli del pop televisivo e di bassa qualità “ .

Quindi , a giudizio dei firmatari ,  “ si dia il via a una riflessione sull’operato della Fondazione La Notte della Taranta modificando il suo statuto e prevedendo esplicitamente una percentuale minima del bilancio annuale da destinare a progetti culturali . La Notte della Taranta è stata colonizzata dalla RAI che la smercia riattivando un folklorismo paternalistico nei confronti del Sud “.

Si auspica inoltre un’operazione volta alla trasparenza inerente i rapporti contrattuali con la Rai di Stato.

“La deriva culturale e televisiva — concludono i sottoscrittori della petizione – aveva trovato il suo primo momento apicale nel 2019 con la sconcertante presenza della soubrette Belen Rodriguez e del suo compagno(di allora) Stefano De Martino e ha segnato forse il punto  più basso nel baratro della mercificazione e snaturamento della cultura salentina. Tra gli obiettivi primari della Fondazione dovrebbero esserci la creazione e gestione di una biblioteca e archivio multimediale dedicati a musica del Salento e tarantismo ,  e va ricostituito un Comitato scientifico autorevole messo in condizione di svolgere dignitosamente i propri compiti ”

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