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Aziende italiane in crisi cronica, mentre a Dubai ci si prepara per Expo 2020

Difficoltà nel reperire personale a causa del reddito di cittadinanza, carenza di ordini internazionali e tassazione insostenibile le cause della recessione. E le banche non concedono più crediti. 

A Dubai invece gli affari vanno a gonfie vele: ecco perché molte imprese italiane hanno deciso di investire negli Emirati Arabi Uniti free tax zone in vista dell’Esposizione Universale che partirà il 1° ottobre

DUBAI – Mentre le aziende italiane combattono per sopravvivere, tra la difficoltà di reperire personale a causa del reddito di cittadinanza e carenza di ordini internazionali, la crisi non colpisce certi Paesi dove molti imprenditori vanno ad investire e aprono nuove succursali di vendita.

I Paesi del Golfo Persico, come si evince chiaramente dai dati pubblicati a inizio aprile 2021 dall’Agenzia di stampa degli Uae (Wam), hanno ottenuto una notevole vittoria economica grazie alle riserve di capitale detenute dalle banche emiratine nonché agli interventi realizzati dalla Central Bank of the Uae (Cbuae), che hanno favorito l’accesso al credito. Inoltre, come ci suggerisce la rete Ita (Italian Trade Agency) – ufficio di Dubai, recentemente il governo degli Uae ha introdotto diverse politiche per rilanciare l’economia: dei 100 miliardi di Aed di aiuti monetari annunciati, la maggior parte dei fondi è stata destinata proprio alle Pmi. Cosa che in Italia non succede.

“Sono questi i dati che convincono ogni giorno i più avveduti imprenditori italiani a trasferire o costituire la propria società e, in generale, a investire a Dubai, che non ha risentito tanto quanto l’Italia della diffusione pandemica: l’economia emiratina è tra le più solide al mondo – afferma Daniele Pescara, ceo di Falcon Advice – lo dimostra la capacità di rapidissima riorganizzazione che Dubai ha saputo offrire in prossimità dell’apertura ufficiale di Expo 2020 che avverrà il 1° ottobre, un nuovo appuntamento globale che avrà come obiettivo collegare le menti, creare il futuro”.

L’esposizione universale sarà l’occasione per permettere a tutto il mondo di ritrovarsi riunito in nome dell’avanguardia: pertanto, la sua sede non poteva che essere nel Paese che meglio ha saputo, e tuttora sa, curare il fiorire dell’economia e dello sviluppo finanziario tramite le sue note Dubai free zone.

Grazie allo sguardo sempre focalizzato al futuro, gli Emirati Arabi Uniti si confermato il porto sicuro per ogni imprenditore oculato che voglia mettere in sicurezza la propria società e le proprie risorse. Così, la Falcon Advice, con sede a Padova e Dubai, riceve ogni giorno un numero crescente di richieste di costituzione e trasferimento di società a Dubai (circa 100 richieste al giorno delle quali ne vengono selezionate 4), luogo sempre più attrattivo per gli investimenti, che riesce abilmente a gestire anche grazie alla speciale collaborazione con i principali istituti di credito del Paese. Rivela, infatti, l’imprenditore veneto che sostiene le aziende che vogliano riconvertirsi a Dubai “il segreto per rilanciare la propria realtà imprenditoriale italiana è proteggerla nei Paesi del Golfo Persico che offrono supporto economico e sicurezze finanziarie, grazie alle loro zone franche. Cosa che in Italia è sempre più impossibile fare anche a causa dell’altissima tassazione e del costo del lavoro elevato”.

E il Covid-19 ha solo peggiorato le cose. Un terribile quadro viene presentato dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, che il 21 agosto 2021 ha reso pubblici i dati relativi all’interruzione delle garanzie statali alle imprese. Nel report, infatti, si legge che lo stock complessivo dei prestiti bancari erogati alle imprese in Italia, per far fronte alla disastrosa situazione economica, ha cercato di compensare, senza riuscirci, alle inefficaci garanzie pubbliche che non hanno saputo sopperire alla mancanza di liquidità che assilla il mondo dell’impresa. Inoltre, l’erogazione di crediti bancari è andata via via calando negli ultimi mesi sino a registrarsi che, ad oggi, si è completamente esaurita. 

FONTI: 

Comunicato Ufficio Studi della CGIA di Mestre del 21 agosto 2021:

http://www.cgiamestre.com/wp-content/uploads/2021/08/Credito-banche-garanzie-a-PMI-21.08.2021.pdf

Comunicato stampa WAM del 04.04.2021:

(https://wam.ae/it/details/1395302924176)

News dalla rete ITA (Italian Trade Agency) ufficio di Dubai:

https://www.ice.it/it/news?q=news&nRighe=10&nPagina=8&idPaese=647&idMacroSettore=0

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