Principale Estero Viaggi & Turismo “Tutti al mareee!”, ma.. il Virus?!?

“Tutti al mareee!”, ma.. il Virus?!?

Sempre più italiani in vacanza a giugno, alla ricerca di “normalità” dopo l'allentamento delle “restrizioni socio-sanitarie”. Ma c'è chi aspetta il turista col Green Pass

Foto di repertorio.

Estate, aria di libertà.

Con immancabile puntualità è tornata la bella stagione, quella del sole, del mare e/o delle lunghe passeggiate diurne e serali all’aria aperta tra sentieri di montagna, strade di campagna o paesini in collina. Sono tornati gli stimoli per i raduni in famiglia o con parenti che non si vedono da tempo, degli incontri conviviali tra una risata, una canzone ed un buon bicchiere di vino genuino. E con quest’aria di libertà che si respira è tornata anche la sfrenata voglia di divertimento fuoriporta degli italiani.

Giugno 2021, l’aria ribolle e sale la febbre

Si stima che, al momento, siano circa 3,9 milioni infatti tutti coloro che nella penisola non hanno saputo resistere al richiamo rigenerativo della vacanza a giugno, con un aumento di circa il 25% rispetto allo stesso periodo del 2020 (netta ripresa ma con numeri ancora sotto i livelli pre-Co.Vi.D. del 2019): un dato che fa intuire come gli italiani non vedessero l’ora di “tagliare i ponti” col secondo inverno appena trascorso tra dibattiti e paure, tra la sofferenza per le misure di contenimento anti-contagio da Coronavirus e la necessità di non sentire se stessi ed i propri cari in pericolo, per organizzare con più o meno anticipo la partenza verso la meta più adatta ad offrire spensieratezza e ad alleviare il gran caldo, sbiadendo il pensiero dell’anno lavorativo o scolastico appena trascorso (con un augurio ai maturandi, anch’essi prossimi alla conclusione).

Numeri alla mano: le stime di Coldiretti ed Istat

Secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’ le partenze di giugno – considerate l’ultimo appuntamento dell’esodo “in bassa stagione” – sarebbero “particolarmente apprezzate da chi ama la tranquillità e vuole stare lontano dalle folle”,  per godere con più calma delle principali località turistiche senza rischiare di incappare nei fully-booked (cfr. “tutto esaurito/prenotato”) o nel caos che puntualmente si genera sulle autostrade di luglio ed agosto. “La bassa stagione – aggiunge poi Coldiretti – consente anche di risparmiare qualcosa, tra l’altro proprio in un momento in cui oltre 1 italiano su 2 (54%) lamenta rincari per i servizi turistici, per l’affitto di ombrelloni e sdraio e per il noleggio delle automobili”.

Un’ulteriore spinta a partire in vacanza sarebbe poi venuta dalle temperature: il 2021, infatti, si classifica fino ad ora all’ottavo posto tra gli anni più bollenti mai registrati nel pianeta, con il termometro che indica valori superiori di 0,77 °C rispetto alla media del ventesimo secolo. “E non a caso – sottolinea la Coldiretti – il 34% ha già deciso per una località di mare che resta al primo posto, tallonato però quest’anno da campagna, parchi naturali e dai 24mila agriturismi nazionali, spesso situati in zone isolate ed in strutture familiari con ampi ettari di verde”. Sempre a proposito del “Ma dove vanno gli italiani?”, dati Istat indicherebbero che più di un vacanziere su 3 (circa il 33%) avrebbe programmato il proprio periodo di relax all’interno della regione di residenza, che il 6% circa avrebbe previsioni di andare all’estero e che ben il restante 50-60% circa, invece, si recherà fuori regione.

E il turista che ha i soldi?

Invece a mancare all’appello, per ora, sarebbero “ancora gli stranieri, in attesa che dal primo luglio arrivi il Green Pass per favorire l’arrivo in Italia di almeno i 28 milioni di cittadini europei che prima dell’emergenza sanitaria Co.Vi.D./19 venivano in vacanza nel Belpaese durante i mesi estivi”, precisa Coldiretti. “Un ritorno favorito dall’ingresso di quasi tutta Italia in “zona bianca”, dove salta il “coprifuoco” e si allungano le tavolate con un significativo incremento dell’ospitalità e degli incassi – conclude Coldiretti – vale per la sola estate 3,5 miliardi di euro, cioè un aumento di fatturato nel sistema della ristorazione di circa il 20%”.

Fonte: Coldiretti.it

Antonio Quarta

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Il Corriere Nazionale

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