Principale Politica Diritti & Lavoro Svendita di ambiente e di vite umane

Svendita di ambiente e di vite umane

Nelle ultime ore si accavallano le notizie sulla condanna dei Riva, gli ex proprietari dell’Ilva di Taranto, e di Vendola, ex presidente della regione Puglia .

Stiamo leggendo notizie ed opinioni, da parte di giornalisti, di imprenditori, del popolo, tutti concentrati sulla condanna in primo grado, per disastro ambientale, e sui tre anni e mezzo di pena da scontare per i Riva.

Nessuno, però, si è concentrato sull’inchiesta in sé, che ha il nome di “ambiente svenduto”, ma che sarebbe opportuno chiamare “vite umane svendute”, poiché è di questo che davvero si tratta.

Noi pugliesi conosciamo bene la storia dell’Ilva di Taranto, di tutte le promesse mai mantenute, di tutte le riunioni effettuate, di tutti i politici che si sono succeduti, promettendo soluzioni e bonifiche costantemente disattese.

Così come gli abitanti di altre regioni, di altri comuni, conoscono bene la situazione delle loro “Ilva”.

Perché, purtroppo, è così: in Italia c’è sempre un’Ilva di turno!

Esistono diverse situazioni simili, più o meno note, più o meno pubblicizzate, più o meno approfondite.Tutte, però, accumunate dallo stesso denominatore:il diritto alla salute, contro il diritto al lavoro!E non è giusto!Non è corretto che si debba scegliere tra la salute, personale e dei propri figli, e la possibilità di poter avere un lavoro!Chi poteva avrebbe dovuto fare!Chi ha promesso avrebbe dovuto mantenere la parola data!Chi sapeva non avrebbe dovuto tacere!E mai si sarebbero dovute barattare vite umane, per i soliti sporchi interessi economici.Non è stato svenduto soltanto l’ambiente!È stata svenduta la vita di tantissimi innocenti!E doveva essere questo l’oggetto della vera condanna!E finché qualcuno non si metterà una mano sulla coscienza e passerà dalle parole ai fatti, altre vite saranno sacrificate.

Non c’è condanna per chi  lucra sulla vita altrui e si arricchisce sulle morti di innocenti!E non vi è risarcimento per chi ha perso la vita o il proprio figlio, grazie ai veleni ed ai consensi alla loro emissione, di chi ha consapevolmente avallato tale disastro!

Tre anni e mezzo rappresentano l’esatta fotografia delle scarsa importanza – se non assoluta –  data alla vita ed alla morte altrui.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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