Apriamo una nuova rubrica per startup molto interessante, il nostro tema centrale saranno le nuove realtà imprenditoriali con un focus innovativo.
Dando spazio anche ai bandi per startup regionali, nazionali o internazionali.
Questa rubrica ha lo scopo di favorire la visibilità di startUp e la ricerca di finanziamenti utilizzando anche gli strumenti di finanza alternativa, il crowdfunding.
Start-up una parola inflazionata usata per descrivere un inizio un percorso senza aver ascoltato effettivamente ciò che i giovani imprenditori avevano da dire? Ed è proprio questo ciò che i due componenti della redazione vogliono fare in questa sezione: dare voce alle Startup e fare in modo che vengano ascoltate.Per questo nel seguente articolo faremo chiarezza su cosa verrà trattato nella rubrica, chi siamo e cosa ci ha spinti a dar vita a questa rubrica.
Startup: cosa dicono i dati?
Secondo il Report del MEF inerente al quarto trimestre del 2020 e dedicato ai trend demografici e alle performance economiche delle startup innovative rappresentano una parte importante dell’economia italiana.
Le startup iscritte nel rapporto si assestano sopra quota 10 mila e al 1° gennaio se ne contavano addirittura 11.899 ovvero il 3,2% di tutte le società di capitali di recente costituzione. Un quarto di esse si trovano in Lombardia, la sola provincia di Milano ne conta addirittura 2.828 e rappresenta il 19,2% della popolazione.
Anche nel Lazio si supera quota 1.000 con l’11,6%, (in gran parte localizzate a Roma) e la Campania con 1.053, 8,9% del totale nazionale. Tuttavia, la regione con la maggiore densità di imprese innovative è il Trentino-Alto Adige, dove circa il 5,4% di tutte le società costituite negli ultimi 5 anni è una startup.
Dal punta di vista della forza-lavoro i soci di capitale dell’azienda sono circa 56mila sul territorio nazionale mentre gli under 35 che ne hanno fondate sono il 19,0%. Le startup innovative sono soprattutto micro-imprese, vantando un valore della produzione medio di poco superiore a 184,7 mila euro.
Ciò è anche dovuto al ricambio costante cui è soggetta questa popolazione: per definizione, le imprese “best-performer”, più consolidate per età e fatturato, tendono progressivamente a perdere lo status di startup innovativa.
Le startup innovative mostrano comunque un’incidenza più elevata della media di società in perdita (oltre il 52,6% contro il 30,9% complessivo). Tuttavia, le società in utile mostrano valori particolarmente positivi in termini di redditività (ROI, ROE) e valore aggiunto.
Inoltre, le startup innovative presentano un tasso di immobilizzazioni – uno dei principali indicatori della propensione a investire delle aziende – di circa sette volte più elevato rispetto alle altre aziende comparabili.
Ma cosa sono le Startup?
Non esiste una vera e propria definizione di “start-up”. Secondo Eric Reis non è altro che un’organizzazione umana progettata per creare un nuovo prodotto o servizio in condizioni di estrema incertezza.
Per Paul Graham, invece, si tratta di un’impresa la cui unica caratteristica essenziale è la crescita.Per Steve Blank, invece, autore del libro “The Startup Owner’s Manual” una startup invece è: “un’organizzazione temporanea progettata per cercare un business model ripetibile e scalabile”. Da qui si evincono le tre caratteristiche principali di un’impresa di questo genere:
- La temporaneità:a differenza di un’impresa di piccole dimensioni, una startup (o start up) company nasce già con l’obiettivo di crescere rapidamente e trasformarsi in un’impresa di grandi dimensioni;
- La ricerca: differenzia una startup dalle imprese tradizionali è la “ricerca” di un business model sostenibile e che permetta loro di creare valore e che soddisfi al meglio i loro clienti. Ed è proprio questo elemento a creare maggiore incertezza all’interno dell’ambiente aziendale;
- Un modello di business ripetibile e scalabile: questo modello, quindi, deve essere poi ripetibile nei suoi processi (ingegneria, marketing, ecc.) e su vari Paesi, in contesti e tempi differenti, oltre ad essere scalabile. Esso deve cioè permettere una crescita esponenziale in termini di dimensioni, fatturato e investimenti senza un proporzionale aumento dei costi
E si parlerà proprio di questo all’interno degli articoli, si dovrà mettere in luce tutto ciò che l’opinione pubblica trascura sulle imprese.
I giovani sono invitati a collaborare.
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