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Menzione d’onore ai “Colloqui fiorentini” per gli studenti del Liceo Moscati di Grottaglie

Gli studenti del Liceo Moscati di Grottaglie, diretto dalla Dirigente Scolastica Anna Sturino,  ricevono oggi una menzione d’onore ai Colloqui fiorentini. Si distinguono per la quarta volta come i migliori giovani letterati d’Italia. Questa mattina la cerimonia di premiazione online.

I “Colloqui Fiorentini” nascono, vent’anni fa, dal desiderio di alcuni insegnanti di riscoprire cosa sia la letteratura intesa come un dialogo tra sè e l’autore – come ci ricorda Machiavelli nella lettera a F. Vettori “dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro humanità mi rispondon” – e di proporre tale dialogo a tutti i loro alunni. Quindi un ritorno alle origini ed uno studio ragionato dei testi e non una semplice memorizzazione di date, nomi e contenuti.
Negli anni sono diventati una manifestazione a carattere nazionale affermata nel panorama scolastico e culturale italiano, proposta dall’associazione Diesse Firenze e Toscana, Didattica e Innovazione Scolastica, con l’adesione del Presidente della Repubblica ed in collaborazione con il MIUR.

Gli studenti Rebecca Maria Muolo, Graziana Fumarola, Fabozzi Alessandra e  Cavallo Marco della 2 B delle scienze umane, guidati dalla prof. Laura Garcia, commentano così questa bella vittoria.

– Sentire i nostri nomi venire menzionati al convegno dei Colloqui fiorentini ci ha resi molto orgogliosi del viaggio che abbiamo compiuto e di come ci siamo messi in gioco nonostante le iniziali paure.Questo è quello di cui parla la nostra tesina, di un viaggio che abbiamo intrapreso accanto a Dante e che ci ha resi più consapevoli della nostra persona, di ciò che siamo, dei tanti punti interrogativi che ci poniamo continuamente. Siamo estremamente grati a chi ci ha accompagnati in questo percorso e al professor Castelli che ci ha dato quest’immensa opportunità, ma un grazie speciale va alla professoressa Garcia che ci ha fatti innamorare di Dante e delle sue opere insegnandoci, non solo la vita dello scrittore, ma anche e soprattutto ciò che si nasconde dietro alle sue parole. Nella tesina abbiamo voluto attualizzare Dante, più di quanto non lo sia già, mettendo a paragone quest’ultimo con i cantautori di oggi poiché crediamo che questi siano i nuovi poeti e che come tali facciano estremamente attenzione ad ogni parola che usano e fanno vivere a chi li ascolta, una continua emozione. Non nascondiamo che è stata dura, ore e ore davanti al computer, tanto impegno, ma una bellisima soddifazione; e arrivati alla conclusione di questo percorso, possiamo fermamente dire di aver capito il senso, il significato che si cela dietro esso: lo scoprirsi più vulnerabili, più umani, con tante, anche troppe paure, ma riuscire a superarle con l’aiuto della letteratura perchè, come ha detto Alessandro D’Aveniane nei Colloqui fiorentini: “ci sono sicuramente passatempi migliori della letteratura, ma niente come la letteratura salva il tempo …”

Grazie Dante-

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

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