La riconversione ecologica della città di Taranto: un tema sempre molto dibattuto e cercato che deve poter trovare le giuste soluzioni nelle nuove pianificazioni nazionali e comunitarie.
La Commissione europea recentemente ha messo a disposizione 1 miliardo di euro del Just Transition Fund per la riconversione ecologica, fondi che saranno ripartiti nella misura di circa 400 milioni di euro per l’area del Sulcis in Sardegna e circa 600milioni di euro per l’area di Taranto.
Questo ed altri progetti sono all’attenzione del Presidente Emiliano col massimo impegno.
Anche la firma dell’ accordo quadro tra Danieli, Leonardo e Saipem per la riconversione sostenibile degli impianti siderurgici di Taranto è una notizia che va nella giusta direzione della transizione ecologica per Taranto.
Un progetto a emissioni0 che vede impegnati insieme i tre colossi industriali italiani con una rivoluzione verde del sistema produttivo, già all’attenzione dei Ministeri Mise, Infrastrutture e Lavoro, che risolverebbe il problema ambientale della città jonica.
Le tre aziende propongono la fornitura congiunta di tecnologie e servizi in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica del processo produttivo dell’acciaio con un modello innovativo e sostenibile compatibile con l’ambiente, coerente con gli obiettivi nazionali e comunitari di riduzione delle emissioni di Co2.
Costo: 6miliardi€, senza nessun esubero, investimento ripagato in 10 anni.
Decarbonizzazione e transizione ecologica del sistema produttivo di Taranto sono il futuro che tutti auspichiamo per il nostro territorio: temi per i quali il Presidente Emiliano si è sempre speso.
Processi non procrastinabili, in cui crediamo molto, sui quali riponiamo le aspettative di un territorio che vuole lasciarsi alle spalle ogni forma di inquinamento.
Per questo l’impegno della Regione c’è e ci sarà, consapevoli che la riconversione industriale è l’azione più importante da svolgere per Taranto in questo momento.
Cosimo Borraccino