Principale Politica Crisi M5s, oltre due ore di vertice con Grillo e Conte

Crisi M5s, oltre due ore di vertice con Grillo e Conte

Il confronto sul futuro e la leadership del Movimento all’Hotel Forum a Roma. Inizialmente si pensava che si sarebbe svolto a Bibbona. Fra i presenti Fico, Bonafede, Patuanelli, Taverna e Crimi.

Non a Bibbona ma all’Hotel Forum di Roma: è qui che si è svolto il vertice del Movimento con il garante, Beppe Grillo, i big M5s e anche l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Fra i presenti anche Alfonso Bonafede, Vito Crimi e Stefano Patuanelli.

“Il vertice è stato rapido però sicuramente è stata fatta una analisi della situazione e la soluzione è certamente quella di coinvolgere il presidente Conte come leader del movimento 5 stelle” ha detto l’ex ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, intervenuto a Mezz’ora in più su Rai Tre. “Io sono tra quelli che sono convinti sia una buona soluzione – ha aggiunto – purché ciò non significhi coprire i problemi e le contraddizioni del M5s, e se è solo un operazione di comunicazione per risalire di qualche punto percentuale”.

“Siamo come movimento 5 stelle in una fase delicata – ha spiegato Spadafora – siamo entrati nel governo Draghi per ii bene del Paese, però è ovvio che questo ha creato una spaccatura immensa nel movimento. E dopo la formazione del governo con i ministri e i sottosegretari la spaccatura è stata anche peggiore. Ciò anche perché le trattative forse sono state condotte non nel modo migliore, abbiamo rinunciato a molte battaglie storiche e forse non lo abbiamo saputo spiegare ai nostri elettori e alla nostra base”.

La scelta finale di Giuseppe Conte sul suo imminente futuro. E le prossime mosse di Beppe Grillo. C’è attesa tra i pentastellati per quelle che si preannunciano come decisioni destinate a rivoluzionare l’assetto stesso del Movimento 5 stelle, con un cambio di vertice in corsa a poche settimane dal pronunciamento degli iscritti che hanno decretato la fine della figura del capo politico e la nascita al suo posto di un comitato direttivo a cinque.

Ma il pressing sull’ex premier, che è tornato in cattedra per una lectio magistralis all’Università di Firenze dove tornerà ad insegnare dai primi di marzo, cresce di ora in ora e tra i 5 stelle si ribadisce che non manca ancora molto perché tutti i nodi vengano sciolti.

“La guida risoluta del presidente Conte ha saputo guidare l’Italia in uno dei momenti più bui della sua storia. Sono convinto, ora più che mai, che la sua figura debba essere centrale nel progetto di rilancio del M5s e io sono pronto a essere al suo fianco anche in questa fase. Coraggio”, scrive sui social Stefano Buffagni.

Intanto, non si placano le fibrillazioni internee non è da escludere che si dovrà anche discutere del ruolo di Rousseau. Così come anche la partita del logo resta importante. Davide Casaleggio non entra nel merito delle questioni interne al Movimento ma, parlando in occasione della quinta tappa del tour digitale “La Base incontra Rousseau”, osserva: “Esistono sempre soluzioni diverse a quelle che abbiamo utilizzato fino ad oggi. Ma per trovarle bisogna guardare oltre, sperimentare”. Quanto a Rousseau, Casaleggio spiega che bisogna “dare agli attivisti sempre più strumenti per autodeterminarsi e incidere sulla vita politica”.

AGI – Agenzia Italia

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