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Joe Biden giura da presidente e decreta l’obbligo di mascherina e lo stop al muro col Messico

Cambia il presidente, cambia il tempo. Nevicava a Washington Dc, ma quando Joe Biden ha giurato è uscito il sole. Qualcuno dice che è di buon auspicio. Le sfide sono di portata “storica”, come lo stesso Biden sottolinea, e la strada maestra è quella dell’unità: “Dobbiamo affrontare questo momento come Stati Uniti d’America”, “dobbiamo porre fine a questa guerra incivile che vede i rossi contro i blu, i conservatori contro i liberal”. Il nuovo comandante in capo promette di essere “il presidente di tutti”, anche di quelli che non lo hanno votato. E alcune di queste svolte sono contenute nei 17 ordini esecutivi che ha firmato appena insediato nello Studio Ovale.  “Per affrontare queste sfide, curare l’anima della nazione e assicurare il futuro dell’America non bastano le parole, occorre l’elemento più inafferrabile in una democrazia: l’unita'”, avverte Biden, impegnandosi a rilanciare l’economia, contrastare il cambiamento climatico, assicurare giustizia razziale e sanare le divisioni. Donald Trump ha snobbato l’inaugurazione del successore come non accadeva da 150 anni, volando in Florida e promettendo di “tornare in qualche forma”.

Nel suo intervento, durato una ventina di minuti, Biden esorta a voltare pagina, “a smettere di urlare, ad abbassare la temperatura”, dopo 4 anni di retorica divisiva. “Possiamo trattarci con dignità e rispetto”, dice Biden, sottolineando come proprio il Capitol sia stato il teatro di violente proteste.

“Questo è il giorno dell’America, è il giorno della democrazia”, proclama il nuovo presidente ma segnalando come vi sia “molto da riparare”. A partire dalle alleanze internazionali, con l’America che vuole tornare ad essere un partner affidabile per la pace e la sicurezza. “L’America è stata messa alla prova – è l’affondo indiretto contro Trump – ma ne usciremo più forti. Ripareremo le nostre alleanze e torneremo a impegnarci con il mondo, guidando con l’esempio”.

Stigmatizzando il predecessore per aver istigato l’assalto al Congresso, Biden esorta a rigettare “la cultura dei fatti manipolati o inventati”. Gli ultimi avvenimenti “sono stati dolorosi e ci hanno insegnato una dura verità: ci sono i fatti e ci sono le menzogne. Bugie dette per il potere e per il profitto. Tutti noi abbiamo responsabilità come cittadini. Gli americani, e soprattutto i leader, devono onorare la Costituzione e proteggere la nazione”.

Durante il suo discorso, Biden ha osservato un momento di silenzio per rendere omaggio ai morti per il coronavirus. Prima del giuramento, nelle mani del giudice capo John Roberts e usando la stessa Bibbia di famiglia del giuramento da vice presidente, Biden, il secondo inquilino cattolico della Casa Bianca dopo John Kennedy, era andato a messa nella chiesa St. Matthews, la stessa dove si svolse il funerale del predecessore ucciso a Dallas.

La vice presidente Kamala Harris, che ha rotto il soffitto di cristallo come prima donna, prima persona di colore e di origini indiane in questo ruolo, ha scelto di giurare nella mani di Sonia Sotomayor, prima giudice ispanica della Corte Suprema. Harris ha sfoggiato una mise viola, in omaggio anche a Shirley Chisholm, la prima donna di colore a correre per la presidenza degli Stati Uniti.

La cerimonia al Capitol è stata aperta con l’inno nazionale cantato da Lady Gaga, con una enorme spilla a forma di colomba sulla giacca, in segno di pace. Si è chiusa con la benedizione del reverendo Silvester Beaman che riecheggiando le parole di Biden ha dichiarato: “Diventeremo amici dei nostri nemici”.

Gli ordini esecutivi, dal clima all’obbligo di mascherina

Biden si siede per la prima al ‘resolute desk’ nello Studio Ovale e firma 17 ordini esecutivi compreso quello sul ritorno degli Usa nell’accordo sul clima di Parigi. Il primo decreto presidenziale firmato da Biden, come lui stesso tiene a sottolineare, è quello sull’obbligo di indossare le mascherine negli edifici del governo e nei luoghi federali. Tra gli altri decreti presidenziali, la revoca del permesso per la costruzione dell’oleodotto Keystone, la fine del bando all’immigrazione da alcuni paesi a maggioranza musulmani e la revoca della dichiarazione d’emergenza del presidente Donald Trump per indirizzare le risorse alla costruzione del muro al confine con il Messico.

Il messaggio del Papa: “Favorire la pace e la riconciliazione in Usa”

“Chiedo anche a Dio, fonte di ogni saggezza e verità, di guidare i vostri sforzi per favorire la comprensione, la riconciliazione e la pace negli Stati Uniti e tra le nazioni del mondo, al fine di promuovere il bene comune universale”. Cosi’ Papa Francesco nel messaggio inviato al 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America Joseph R. Biden, in occasione del suo insediamento alla Casa Bianca.

Von der Leyen, “L’Europa è pronta per un nuovo inizio”

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è congratulata su Twitter con il presidente americano, Joe Biden, e la sua vice, Kamala Harris, “la prima donna vice presidente degli Usa” per il giuramento. “Grazie per il discorso inaugurale stimolante e per l’offerta di collaborazione. L’Europa è pronta per un nuovo inizio”, ha scritto la leader Ue

Gli auguri di Macron: “Bentornati nell’accordo di Parigi”

“Auguri in questo giorno cosi’ significativo per il popolo americano! Siamo insieme”, twitta il presidente francese Emmanuel Macron. Il presidente spalanca la porta al rientro degli Usa nell’accordo sul clima Cop21 dal quale si era ritirato Donald Trump: “Saremo più forti per affrontare le sfide del nostro tempo. Più forti per costruire il nostro futuro. Più forti per proteggere il nostro pianeta. Bentornati all’accordo di Parigi!”

 

Fonte: AGI

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