
Secondo un recente rapporto realizzato da Nomisma per Agrinsieme, solo un’impresa su dieci, in Italia è in grado di ricavare dalle vendite on-line almeno l’1% del fatturato, una percentuale molto lontana dalla media UE pari all’1,7. Nel settore agricolo, la situazione non migliora, numerosi piccoli imprenditori ed aziende agricole non hanno gli strumenti, le capacità e/o le risorse necessarie per affermarsi nella vendita on-line dei propri servizi e/o prodotti agro-alimentari. Secondo i dati ISTAT, il 76,1% delle famiglie italiane ha un accesso a internet in casa e i dati crescono se consideriamo tutte le famiglie con almeno un minorenne in casa (96,3%). Solo nel 2019, la percentuale di imprese con almeno 10 addetti che hanno effettuato vendite online ha registrato due punti percentuali (raggiungendo il 16,3%.). In Italia sono 41,50 milioni le persone che accedono ad internet. Il 98% degli utenti ha acquistato tramite marketplace nel corso del 2018. I dati del 2020 ancora non sono noti ma siamo sicuri che la Pandemia stia accelerando quella tendenza che negli ultimi anni stava prendendo piede: la smaterializzazione del commercio “fisico” a vantaggio di quello online. In ottica mondiale, possiamo affermare che l’e-commerce B2C vale 3.535 miliardi di dollari, il 20% in più rispetto all’anno precedente. Si stima che raggiungerà quota 5.000 miliardi di dollari nel 2020, mantenendo la stessa percentuale di crescita Ed è partendo da questi dati che il progetto Ifarmers ha iniziato a muovere i primi passi con la sua sede in Gravina in Puglia (BA).
Cos’è I-farmers?
I-farmers si fa carico di questo pesante cambiamento nelle abitudini d’acquisto dei consumatori, basti vedere i volumi di affari dei vari Amazon, Ebay e altri colossi dell’e-commerce. Il progetto I-farmers si propone l’obiettivo di non lasciare il settore agroalimentare indietro durante il processo di digitalizzazione che altrimenti verrebbe tagliato fuori. Infatti, si propone come piattaforma online per gli operatori di settore che mette in contatto domanda e offerta senza l’applicazione di percentuali sui contatti B2C creati e neppure attività di intermediazione. Il marketplace sarà basato su una community, domanda e offerta saranno gestite grazie alla geolocalizzazione, agli algoritmi di natura neurale per l’ottimizzazione dei processi e algoritmi intelligenti per l’adattamento automatico a tablet e smartphone di varia natura. Da un confronto con il business delle realtà imprenditoriali italiane simili, e non solo, già presenti sul mercato di riferimento, è emerso che i maggiori attuali concorrenti indiretti in questo settore, sono le piattaforme di intermediazione tra domanda e offerta di beni e servizi (Eataly, Amazon, Tannico, Airbnb Esperienze on line, ecc.). Vi sono poi i siti dei singoli produttori, sui quali è possibile acquistare i soli prodotti e le sole esperienze offerte da quel determinato produttore. Vi è, inoltre, la Rete di Campagna Amica promossa dalla Coldiretti che, pur prevedendo una scheda informativa per le singole aziende agricole, non fornisce la possibilità di acquisto diretto.
Come funziona I-farmers?
La piattaforma si basa su un sistema di schede informative:
- Il consumatore compila una scheda con i suoi dati personali e geografici e ha la possibilità di cercare, su un raggio territoriale che egli stesso determinerà, il prodotto e/o il servizio di cui necessita. Una volta individuato il prodotto e/o il servizio, il consumatore effettuerà un ordine di acquisto direttamente all’azienda produttrice;
- Il produttore compila una scheda profilo su più livelli di informazioni, quali: dati aziendali, storia della sua attività, informazioni necessarie per i prodotti e i servizi offerti, aree geografiche di competenza. Lo stesso avrà la possibilità:
– gratuitamente, di avere una propria pagina nella quale descrivere la propria storia, la propria attività ed i propri servizi e prodotti; – a fronte del pagamento di un canone mensile, di vendere on-line i propri prodotti e/o servizi. – con un’offerta ad hoc, di promuovere i propri prodotti e/o servizi attraverso la pubblicazione di un apposito annuncio di vendita in evidenza sulle pagine del portale.
I-farmers: Team ed obiettivi
Lo staff è composto da:
- Giovanni Santomasi: Designer. Legale rappresentante della società e si occuperà dello sviluppo e gestione di tutti i canali di performance marketing;
- Daniel Gentili: tecnico informatico. Si occuperà della parte informatica di sviluppo, gestione e manutenzione delle piattaforme digitali;
- Francesco Pappalardi: Imprenditore agricolo. Si occuperà dello sviluppo e gestione di tutti i canali di performance marketing e dello sviluppo e gestione dei rapporti con le aziende;
- Giovanni Santomasi: Commercialista. Si occuperà della parte amministrativa, economica e finanziaria della società;
- Giuseppe Digiesi: Avvocato. Si occuperà della parte contrattualistica e dello sviluppo e della gestione delle relazioni con gli investitori e i soggetti istituzionali.
Il team, ci ha raccontato i propri obiettivi: entro due anni l’obiettivo è raggiungere 80.000 / 100.000 visitatori unici mensili. Entro tre anni l’obiettivo è raggiungere 200.000 / 500.000 visitatori unici mensili. Entro quattro anni l’obiettivo è superare 1.000.000 di visitatori unici mensili. La società disporrà di un capitale sociale iniziale di Euro 10.000 e potrà contare sulle diversificate competenze specialistiche dei cinque soci.
Gabriele Proto
[RG1]Europeo?