Quanti volti ho visto avvicendarsi in Cattedrale in questi giorni!
Quanto è profonda e radicata la devozione a Maria!
Eppure, in mezzo a tanta meraviglia, mi è mancata la processione per le strade del paese. Mi è mancato il contatto diretto con tutti quelli che, in chiesa non si possono incontrare….
Mi sono mancati gli occhi commossi degli anziani, che tante volte ho visto accorrere agli usci per salutare la Madonna; mi sono mancati i volti degli ammalati, dietro le finestre, tanto segnati dalla sofferenza, quanto carichi di speranza e di emozione al passaggio della Vergine.
Mi è mancato il consueto tram tram delle comari, tutte trafelate mentre avvertono le vicine più distratte. Mi sono mancate “le coperte buone”, le tovaglie a rintaglio, stese ai balconi per salutare Maria…. e gli uomini in piazza, un po’ imbarazzati, che, da loro non te lo aspetti, ma si segnano la fronte, il petto e le spalle per rendere onore alla dolce Madre Celeste.
È vero! Questo è un anno particolare.
Tutto è più difficile e tortuoso! Ma ancora una volta il popolo di Dio, invoca la Stella e si lascia accompagnare da Maria sul Carmelo della vita…e nel silenzio di ogni nuovo giorno che nasce, mi par di sentirle rivolte a noi, le parole della Vergine pronunciate a San Simone Stock:
– “Prendi, o figlio dilettissimo, questo Santo Scapolare! È un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di pace e della mia alleanza con voi in sempiterno.” –
Marianna Giualino