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Anche il Carpi la pensa come il Bari sul tema promozione in B

Non solo il Bari. Anche il Carpi, nella persona del suo presidente Bonacini (ammalatosi di coronavirus, poi guarito), non ci sta con la proposta di individuare la quarta da promuovere in B con la sorte. Su questo è irremovibile così come il Bari che, come è noto, ha preso una sua posizione ufficiale inoltrando un esposto nel quale si contesta ogni eventualità affidata alla sorte.

L’assemblea di Lega Pro è vicina; il 7 maggio, infatti, le 60 società di serie C si raduneranno per studiare varie soluzioni da proporre, poi, al Consiglio Federale in programma il giorno 8. Ma già da domani ci sarà una pre-assemblea propedeutica all’individuazione di quelle alternative che passeranno al vaglio delle sessanta società di serie C. In tal contesto appare scontato che, ove non si dovesse più riprendere a giocare (e la qual cosa è assai probabile), il criterio da studiare per promuovere in B la quarta società, sarà quello più delicato.

Sono pochissimi i presidenti che vorrebbero proseguire il campionato, e tra questi, oltre a De Laurentiis, c’è il presidente del Carpi Bonacini anche se consapevole, quest’ultimo, che la quasi totalità delle società di C non hanno i mezzi tecnici per rispettare il protocollo sanitario studiato per la serie A ma estendibile a tutte le categorie professionistiche. Non si può pensare di riprendere a giocare durante l’estate o a settembre inoltrato sperando nella scomparsa del virus o, comunque, nella perdita progressiva della sua aggressività. “Proseguire col sorteggio – afferma Bonacini in una intervista concessa alla Gazzetta del Mezzogiorno – appare come una soluzione improponibile, e il Bari ha fatto bene ad inoltrare un esposto. Del resto anche il Carpi ha alzato la voce, tanto che se si proseguirà sulla strada battuta dei sorteggi, allora occorrerà che tutte noi società pronte a tornare in campo in un modo o in un altro, cominciamo a salvaguardare il nostro patrimonio, facendo pressione, in merito alla promozione, sul fattore “coefficiente” per il quale il Carpi è in vantaggio su Bari e Reggiana”.

Andrebbe bene, per il presidente carpigiano, qualsiasi forma meritocratica, dai playoff con formula piena, ad un mini torneo a quattro o, in terza analisi, ampliando il numero delle squadre di serie B così come è avvenuto talvolta in passato. Tuttavia, queste proposte sono elaborate allo scopo di non vedersi calpestati i diritti di società che hanno investito tanto nel torneo di C. Occorre continuare a collaborare per trovare una via d’uscita che accontenti tutti.

Massimo Longo

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