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Report invita a boicottare l’Olanda: l’euro-critica scatena la bufera. Il caso approda in Vigilanza

Marco Leardi

Report, Sigfrido Ranucci

La svolta “nazionalista” di Report non se l’aspettava nessuno. Nazionalista si fa per dire. La trasmissione di Rai3 aveva espresso delle critiche ai Paesi contrari ai coronabond e tanto è bastato a scatenare la bufera. Il commento del conduttore Sigfrido Ranucci, che si era scagliato contro l’atteggiamento ostile all’Italia di alcune nazioni europee, ha fatto storcere il naso ad alcuni spettatori. E probabilmente anche a qualche esponente Rai, tanto che la questione verrà riportata nell’odierna assemblea della Commissione di Vigilanza.

Alla trasmissione di Rai3, solitamente apprezzata per non guardare in faccia a nessuno, è bastata una legittima critica all’Europa per essere guardata – d’un tratto – con sospetto.

In Europa ci sono paesi come Germania, Olanda, Austria che vorrebbero continuare a ficcare il naso nei bilanci degli altri Paesi anche di fronte a una tragedia. Vorranno continuare ad incassare dallo spread? Ecco, se ci consentite la metafora, gli serviamo vivi ma in terapia intensiva. Se così sarà però, “ricordiamocene” aveva affermato Ranucci nel corso della puntata. Sempre a partire dalla stringente attualità, il giornalista ha poi aggiunto parole più sferzanti ed esplicite:

L’Olanda è uno dei più grandi paradisi fiscali nella pancia dell’Europa, gli è consentito di vivere cannibalizzando fiscalmente gli altri Paesi. In Olanda ci sono alcune nostre partecipate che hanno posizionato lì le loro sedi. Fca e Mediaset hanno fatto lo stesso. Ecco, riportiamole qua. E poi, quando riapriranno, ricordiamoci di non prenotare i nostri alberghi attraverso l’olandese Booking: prendono una percentuale del 20% sulle spalle dei nostri albergatori e soprattutto sulle spalle della nostra grande bellezza. Sottraggono risorse portandole nei paradisi fiscali, sottraendo risorse al welfare. Ecco, ricordiamocene e facciamogliela pagare cara la nostra bellezza“.

Apriti cielo. Il leso spirito europeista di queste parole, unito al richiamo a valorizzare gli interessi italici, ha immediatamente diviso le opinioni. A fronte di alcuni apprezzamenti, sui social sono scattate accuse di qualunquismo e di assenza di contraddittorio nei confronti della trasmissione di inchiesta. Evidentemente, le osservazioni avanzate dal programma (che, ad esempio, lunedì scorso aveva fatto le pulci alle frange più conservatrici della Chiesa), sono apprezzate solo quando vanno in una direzione.

Secondo quanto riporta Repubblica

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