
Partiti che hanno già abbondantemente espresso un mese fa, con voce favorevole di socialdemocratici, socialisti, verdi e sinistra italiana (e nessuno contrario) l’auspicio per un incontro urgente della coalizione (già elettori 5 anni fa di Emiliano e nuovamente al tavolo del centrosinistra) con i consiglieri di maggioranza parte dei quali sarebbero retrivi ad approvare una legge di civiltà da applicare già nelle prossime elezioni. Consiglieri che si porrebbero in contrasto con il già citato orientamento favorevole alla legge più volte espresso dai partiti e dal mondo dell’associazionismo, non solo femminile.
L’ipotesi reale di un eventuale ricorso al TAR dovrebbe indurre tutti i consiglieri, compresi quelli di opposizione, a mettere da parte possibili interessi personali per favorire la partecipazione delle donne alla vita politica attiva anche in Puglia come in altre regioni italiane e come accade positivamente nei comuni.
Ove possibile, i socialdemocratici indicano il voto elettronico (o per corrispondenza) per i cittadini residenti in Puglia ma attualmente all’estero, come strumento di aggregazione e di collegamento permanente alla propria terra.”