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Ai Golden Globes ha vinto il cinema e ha perso Netflix

Miglior film straniero “Parasite”, affresco sulla crudeltà del capitalismo, del regista coreano Bon Joon-ho. Alla fine il grande sconfitto è “The Irishman” di Martin Scorsese e prodotto dalla piattaforma di streaming, finalista in quattro sezioni, ma uscito a mani vuote

chi ha vinto ai Golden Globes
FREDERIC J. BROWN / AFP
Brad Pitt ai Golden Globes 2020

Joaquin Phoenix miglior attore per “Joker”, Renée Zellweger miglior attrice per l’interpretazione di Judy Garland in “Judy” e “1917” di Sam Mendes miglior film: sono i grandi protagonisti della 77 notte dei Golden Globes, la prima dell’anno dedicata alle star del cinema.

Nel salone dell’Hilton di Beverly Hills di Los Angeles, tra tavoli imbanditi da bottiglie di champagne, erano presenti tutti i grandi attori e attrici di Hollywood, da Al Pacino Robert De Niro, da Charlize Theron a Tom Hanks, che ha ricevuto un premio alla carriera, a Leonardo Di Caprio.

Per tre ore si è celebrata la manifestazione organizzata dalla associazione della stampa straniera di Hollywood e che, per molti, rappresenta un antipasto della notte degli Oscar. Phoenix, il grande favorito per l’interpretazione magistrale in Joker, ha accolto con un sospiro liberatorio l’annuncio del suo nome. Brad Pitt, per “C’era una volta a Hollywood”, e Laura Dern, per “Storia di un matrimonio”, hanno vinto i Golden come migliori attori non protagonisti.

Premiato anche Quentin Tarantino, sceneggiatura e miglior film nella sezione musical e commedia, e Elton John come miglior canzone originale per il film “Rocketman”. Per le serie televisive, tra i vincitori Russell Crowe, che ha inviato un appello sul clima direttamente dall’Australia, dove è tornato per stare vicino alla famiglia nell’emergenza incendi che sta divorando il Paese, e Patricia Arquette, che al momento del premio ha attaccato il presidente Donald Trump, accusandolo di “twittare mentre l’America è sull’orlo della guerra”.

Miglior film straniero “Parasite“, affresco sulla crudeltà del capitalismo, del regista coreano Bon Joon-ho. Alla fine il grande sconfitto è “The Irishman” di Martin Scorsese, finalista in quattro sezioni, ma uscito a mani vuote.

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