TARANTO. Si è svolto presso il capoluogo ionico il convegno dedicato alle “Patologie polmonari. Dalla Diagnosi alla terapia”.
Le quattro sessioni di lavoro sono state dedicate: alle infezioni ricorrenti delle vie respiratorie; all’inquadramento fisiopatologico e clinico del paziente in caso di insufficienza respiratoria cronica riacutizzata; alla tromboembolia polmonare; all’ipertensione polmonare; alle interstiziopatie polmonari.
Prevenzione, diagnosi con una parentesi dedicata alla toracoscopia, ma anche individuazione della terapia più appropriata. Si è discusso anche dell’utilizzo dei farmaci per l’asma bronchiale e del trattamento ventilatorio non invasivo utilizzato nei reparti di pneumologia per l’insufficienza respiratoria acuta. Uno sguardo, poi, ai nuovi approcci terapeutici alla Cap ovvero la polmonite acquisita in comunità, che si presenta come un’infezione acuta del polmone acquisita in ambito comunitario da pazienti non residenti in strutture sanitarie, né in condizioni di lungodegenza o RSA o che non siano stati dimessi da un ospedale da meno di 48 ore.
Approfondimenti anche sulle opzioni terapeutiche da utilizzare per la Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e sulle implicazioni cardiache nelle patologie polmonari. La seconda giornata dei lavori è stata interamente dedicata alla gestione pratica delle strumentazioni utilizzate per le patologie polmonari. Quindi, discussione aperta su ossigenoterapia, assistenza infermieristica nella sala endoscopica, tipologia dei ventilatori e 6MWTest (test da sforzo di desaturazione arteriosa).
Ben 34 docenti impegnati, tra relatori, moderatori e presidenti di sessione. Arrivano da tutta la Puglia, ma anche da Catania, Cava de’ Tirreni (SA), Vittorio Veneto (TV), Parma, Matera, Chieti e Roma.
Presidente del convegno nonché referente scientifico dello stesso è il dottor Alfredo Scoditti, responsabile del Reparto di Pneumologia presso la Casa di Cura “San Camillo” di Taranto. Dallo stesso reparto arriva anche il dottor Mario Francesco Damiani, dirigente medico di 1° livello che, assieme al dottor Scoditti, fa parte della segreteria scientifica del convegno.
“Le malattie respiratorie – spiega il dottor Scoditti – rappresentano, comprendendo il cancro del polmone, la seconda causa di morte a livello mondiale. Per il futuro c’è da aspettarsi un ulteriore incremento della loro prevalenza per l’aumento dell’età media della popolazione e per le conseguenze dovute all’abitudine al fumo. La sola broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) sarà, già nel 2020, la terza causa di morte nel mondo”. Di qui, l’importanza del confronto e dell’aggiornamento continuo.