
MELENDUGNO – Ieri, 9 settembre, il centro Narconon Gabbiano di Torre dell’Orso ha celebrato 30 anni di attività nella riabilitazione e prevenzione delle dipendenze, in un’atmosfera di gioia e partecipazione.
Più di 300 persone erano presenti alla festa: autorità locali, genitori degli ospiti del centro e moltissimi amici venuti da tutta Italia a rendere omaggio a chi ha contribuito a salvare la loro vita, grazie al programma Narconon, applicando con perseveranza le metodologie riabilitative del filosofo L. Ron Hubbard.
Gaetano Prisco, direttore del centro, ha voluto ringraziare tutti i partecipanti per aver sostenuto il “Gabbiano” con solidarietà, permettendo ai suoi operatori di svolgere serenamente il loro impegno gravoso nel salvare vite dalla droga.
Uno speciale encomio è stato consegnato a due mamme di ex ospiti che avendo risolto il problema droga per i loro figli, si sono fatte carico di altri ragazzi meno fortunati, convincendoli a intraprendere il percorso della riabilitazione presso il Narconon salentino.
La manifestazione si è conclusa con lo spettacolo “Stupefatto”, messo in scena dalla compagnia teatrale Itineraria: la storia di una piccola trasgressione giovanile che si trasforma in una dipendenza infernale. Enrico Comi, dalla cui autobiografia è tratta l’opera, ha svolto il programma Narconon negli anni ’80, testimonia in teatro come dalla droga ci si può riabilitare completamente.