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Grande Guerra ricordando l’eroe Ettore Manes morto sul Piave

Si chiudono le celebrazioni del centenario della Grande Guerra ricordando l’eroe Ettore Manes morto sul Piave il 20 giugno del 1918 con la presenza di Pierfranco Bruni

CASTROVILLARI – Palazzo di Città 20 Giugno 2018Si chiudono le celebrazioni del centenario della Grande Guerra ricordando l’eroe Ettore Manes morto sul Piave il 20 giugno del 1918 con la presenza di Pierfranco Bruni

Si conclude il Centenario della Grande Guerra celebrando l’eroe del Piave Ettore Manes, morto proprio cento anni fa.  Infatti nel Centenario della morte, sarà commemorato a Castrovillari (CS) mercoledì 20 Giugno prossimo, oltre che con un incontro di studi, anche con la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti, alle ore 18.00, alla presenza di un picchetto d’onore della locale Caserma “Manes” e di Autorità militari, civili e religiose.

L’evento promosso dal Centro Cultura 26, diretto dall’Antropologa Maria Zanoni, e inserito già dal 2014 tra le manifestazioni per ricordare la Grande Guerra in prospettiva di pace, è patrocinato dal Ministero Beni Culturali – Progetto Etnie, diretto dall’Archeologo Direttore Pierfranco Bruni, dall’Amministrazione Comunale di Castrovillari, dalla Regione Calabria, dal Parco Nazionale del Pollino, e prevede nella Sala consiliare del Palazzo di Città un convegno commemorativo ed una interessante mostra di reperti bellici.

Come risulta dalla Biografia completa di Manes, edita da Arte26, curata da Claudia Rende con documenti inediti, il pluridecorato Capitano Manes, nato a Castrovillari nel 1893, è morto difendendo le sue truppe a Monastier in provincia di Treviso il 20 giugno 1918.

Un coraggioso, protagonista in campo di battaglia di azioni valorose, che sacrificò la vita per la conquista della libertà e della pace. A porgere omaggio all’eroe del Piave e ai tanti giovani caduti nella Grande Guerra, saranno alte cariche militari, sindaci del comprensorio, rappresentanze di associazioni combattentistiche e d’arma, oltre a tanti cittadini che rispettano la memoria storica che fa sì che la guerra, male assoluto, non si ripeta.

Si rende omaggio, così, a valori che esaltano la profonda umanità del sacrificio e si stimola una riflessione per fare in modo che il passato, la storia, ci sia da insegnamento per il futuro: rifiuto della guerra per costruire la pace. Un tema ancora oggi di grande dibattito che pone al centro sia l’identità di Patria che una eredità storica focalizzata con la Grande guerra.

Marco Tatullo

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