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Io sono Mia

Io sono mia ripercorre la strada che abbiamo inaugurato lo scorso anno con Principe Libero, distribuito sempre con Nexo prima di approdare nel Prime Time di Rai1.

Per Rai Fiction un modo di raccontare la biografia di una grande artista in maniera più moderna e anche un diverso modo di articolare la vita di un prodotto su diverse piattaforme: prima l’evento cinema e poi quello televisivo.

Il nostro è un tributo al talento intenso di una donna fuori dagli schemi, una voce unica, magnetica, emozionante.

Una grande artista della canzone italiana che ha pagato con coraggio un prezzo alto per la sua voglia di libertà e di essere se stessa nel mondo dello spettacolo e delle sue regole di mercato.

Una storia “nazional-popolare”: di un’epoca storica, che sono soprattutto gli anni ’70, gli anni del suo grande successo e gli anni ’80 quelli del suo esilio e poi del suo ritorno sulle scene. Io sono Mia è un altro ritratto di quei personaggi dello spettacolo-costume italiano dal dopoguerra, nella canzone e nel cinema, una di quelle storie identitarie del Paese che il servizio pubblico sceglie di raccontare perché fanno parte della nostra memoria condivisa, ma soprattutto perché sono in grado di parlare anche all’oggi.

Sono questi anni coraggiosi e rivoluzionari, io penso quasi più di oggi, in cui la donna rivendica un ruolo e una dignità in una società che continua ad alimentare stereotipi e esclusioni, anche in un mondo che dovrebbe essere più aperto e libero come quello della canzone e dello spettacolo.

Nel suo caso si aggiunge  uno stigma infamante, un rituale tribale di esclusione.

Io sono Mia per Rai Fiction è insieme un progetto e una sfida, quella di raccontare una ritratto femminile potente, un destino luminoso e tragico, ma anche di toccare il tema della violenza sulle donne visto sotto un profilo diverso dal solito, quello subdolo della maldicenza, una forma terribile di esclusione e di ingiustizia che assomiglia a quella della caccia alle streghe in cui la diversità, l’ostinazione, il carattere indomabile venivano puniti.

Questo film per me ha la forza di riportare in vita la sua voce mai dimenticata e di raccontarla ai giovani che forse non la conoscono.

Ma ha anche il pregio di denunciare l’ingiustzia di chi ferisce con le parole e il coraggio di chi mantiene la propria dignità e la propria magica potenza intatte.  Grazie Mia.risce con le parole e il coraggio di chi mantiene la propria dignità e la propria magica potenza intatte.  Grazie Mia.

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