Principale Politica Diritti & Lavoro Neda Naldi attrice, scrittrice, poetessa eĀ pittrice

Neda Naldi attrice, scrittrice, poetessa eĀ pittrice

TRAMUTOLA – Italia Anna Savina Volpiana(1) nasce a Tramutola il 30 gennaio 1913 alle ore 19,30 in via degli Orti, da Giuseppe di anni 38, maresciallo dei carabinieri, e da Maria Ciminelli, proprietaria(2). Lā€™abitazione dove nasce, Italia Volpiana, presumibilmente si tratta del fabbricato di proprietĆ  della signora Maria Luca, situata a destra di Via degli Orti, scendendo da Piazzetta Caprera. Eā€™ lā€™unica abitazione di Via degli Orti con le caratteristiche capace di ospitare la Caserma dei Carabinieri e lā€™abitazione del maresciallo.

La nascita a Tramutola di Italia Volpiana, in arte Neda Naldi e, personaggio famosoĀ  di Tramutola, ĆØ legata essenzialmente allā€™attivitĆ  lavorativa del padre, maresciallo dei carabinieri e servitore dello Stato.

Lā€™etĆ  dellā€™infanzia di Italia, a Tramutola, ĆØ vissuta con cura per lā€™educazione didattica e non solo per la condizione sociale della sua famiglia. A scuola le viene manifestata una sincera, genuina e, soprattutto costante attenzione. La lettura di due classici, Cuore di De Amicis e Pinocchio di Collodi, fanno conquistare un percorso di formazione della bambina alla dimensione di adulta. Sono gli anni in cui, a Tramutola, germogliano le idee del maestro, Italo Greco, per la biblioteca scolastica e la biblioteca popolare circolante(3).

La piccola Italia, ebbe cosƬ lā€™opportunitĆ  con la lettura di libri, adatti alla sua etĆ , di diventare piĆ¹ esperta nella sintassi e acquistare cognizioni che lā€™avrebbero aiutata a ben esprimersi. Sā€™innamora dei libri, perchĆ© ne vede i vantaggi e prende la lodevole abitudine alla lettura e scrittura.

CosƬ si esprimeva il maestro, Italo Greco, nella lettera inviata al sindaco di Tramutola per lā€™istituzione della biblioteca popolare circolante

ā€¦ Le biblioteche popolari, poi, mantengono e non fanno dileguare lā€™istruzione ricevuta nelle scuole; portano a conoscenza del popolo i pensieri dei grandi, le storie delle Nazioni, le vicissitudini e le peripezie delle invenzioni e delle scoperte, le meraviglie delle sorti e delle industrie, svolgendo e perfezionando le facoltĆ , formando il carattere morale dellā€™individuo, preparando il cittadino colto, indipendente, conscio dei piĆ¹ doveri e dei propri diritti, distogliendo lā€™operaio dalle cattive compagnie, dal giuoco, dallā€™alcolismo e a tutte le sue funeste conseguenze; preparando il buon padre di famiglia, uomo e non maschio, capace dellā€™educazione della proleā€¦

Tramutola ebbe nel primo novecento una scuola elementare di primā€™ordine e avviĆ² alle professioni molti ragazzi e, purtroppo, poche ragazze. Italia Volpiana primeggia tra i suoi coetanei per una innata capacitĆ  alla lettura e scrittura. Allā€™etĆ  di diciotto anni la troviamo a presentare libri e a partecipare e collaborare ad attivitĆ  artistiche con il pittore lucano Italo Squitieri. Infatti nellā€™agosto del 1931, al Circolo Lucano del Littorio di Potenza, si tenne la ā€œprima serata di arte futuristaā€ con la partecipazione di Italia Volpiana e Italo Squitieri.

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Eā€™stata attrice cinematografica e di teatro, soggettista e sceneggiatrice, scrittrice, poetessa e pittrice italiana, unā€™intellettuale. Inizia la sua attivitĆ  artistica multiforme scrivendo. Comincia lā€™attivitĆ  di stesura scrivendo in prosa e poesie e vince alcuni concorsi di poesie e prosa. Con un volume di poesie vince un concorso internazionale, si tratta della raccoltaĀ ā€˜Poema del golfo di Napoliā€˜.Sono i suoi primi passi in letteratura e canta il mare che adorava.

La poetessa con la valigia, cosƬ la definƬ una stampa beffante, sposa lā€™11 giugno 1933, allā€™etĆ  di ventā€™anni, a Budapest, lā€™ungherese Horn Alessandro. Lā€™atto di matrimonio ĆØ stato registrato al Comune di Roma nel 1967, parte II serie c1 n. 314.

Dalla Basilicata si trasferisce a Roma giovanissima e subisce il fascino del cinema in un momento di grande trasformazione per l ā€˜attivitĆ  cinematografica. Infatti nel 1926, il regime fascista statalizza lā€™Unione Cinematografica Educativa (Luce), un organismo che giĆ  da alcuni anni era andato specializzandosi nella produzione e distribuzione di film a carattere didattico. Lā€™iniziativa ĆØ fortemente voluta dallo stesso Mussolini, che trasforma definitivamente ilĀ LuceĀ in uno strumento monopolistico di informazione e di propaganda delle attivitĆ  e delle iniziative del regime.

Gli sforzi per riorganizzare una produzione nazionale e i tentativi di avviare unā€™industria cinematografica di Stato sā€™intrecciano con un evento destinato a segnare un passaggio epocale nella storia del cinema: la graduale diffusione delĀ film sonoro.

Il sonoro pretendeva dagli attori una voce adatta al personaggio e una buona dizione, non a caso chi aveva alle spalle, esperienze d ā€˜incontro con il pubblico, ha goduto di una marcia in piĆ¹ e, Italia Volpiana, possedeva quello che il cinema richiedeva alle attrici negli anni trenta e quaranta del secolo scorso.

Che il Fascismo attribuisse grande importanza allā€™industria cinematografica ĆØ noto. Come ĆØ noto che, con la fondazione della Mostra Internazionale dā€™Arte Cinematografica, prima (1932) e con la creazione di CinecittĆ  poi (1937), esso dette a questa industria un impulso eccezionale, portandola al livello delle principali cinematografie mondiali.

Italia Volpiana capisce della necessitĆ  di costruirsi unā€™immagine o anche solo uno stile personale, come presupposto indispensabile al successo cinematografico. Si presenta come poetessa e allā€™inizio mantiene il suo cognome cambiando il nome in TalƬa, forse in omaggio alla Musa della Commedia. E, successivamente, in Neda Naldi. Comincia ad apparire sullo schermo, grazie anche al suo bellā€™aspetto. Interpreta per lo piĆ¹ ruoli di donna fatale in cui viene contrapposta allā€™ingenua di turno.

Nel cambio del nome, si rifĆ  ai nomi dei grandi artisti del cinema americano e sceglieĀ Nita NaldiĀ una italiana americana, una donna fatale agli effetti dello schermo, avendo lavorato in alcuni film con Rodolfo Valentino.

La principale attivitĆ  di Neda Naldi, nel mondo del cinema, ĆØ stata quella di interprete e tra i lavori piĆ¹ interessanti possiamo citare la partecipazione nel filmĀ Il cavaliere senza nomeĀ (1941) di Ferruccio Cerio dove ha interpretato la parte diĀ La duchessa DoƱa Sol.

Per questo film non si hanno che notizie imprecise e frammentarie, si sa che la lavorazione era stata iniziata negli studi Titanus e che poi venne interrotta, probabilmente per sopravvenute difficoltĆ  economiche.

Nel 1940, mentre Amedeo Nazzari gira con Neda Naldi ā€œCaravaggioā€ di Goffredo Alessandrini, va a fargli visita sul set Primo Carnera, il ā€œgigante buonoā€, campione di pugilato poi trasferitosi negli Stati Uniti, protagonista del ring e interprete di numerosi film tra cui ā€œLa corona di ferroā€, ā€œLa figlia del Corsaro Verdeā€, ā€œIl tallone dā€™Achilleā€ ed altri ā€œmitologiciā€. Allā€™estrema destra, nella foto, il giovanissimo Alessandro FerraĆ¹, addetto stampa dei due personaggi.

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Nel 1941 ha inoltre lavorato con Giuseppe Guarino per la realizzazione del filmĀ Leggenda azzurraĀ dove ha interpretato la parte di Scilla. Oltre al ruolo di interprete, Talia Volpiana, ha lavorato come scrittrice nel film drammatico di Giuseppe GuarinoĀ Leggenda azzurra.

Ecco la sua filmografia(4):

I fuochi dā€™artificio di Gennaro Righelli 1938, Talia Volpiana

I figli del marchese Lucera di Amleto Palermo 1939, Talia Volpiana

Lā€™ospite di una notte di Giuseppe 1939, Talia Volpiana

Leggenda azzurra di Giuseppe Guarino 1940, Talia Volpiana

Caravaggio di Goffredo Alessandrini con Amedeo Nazzari e Neda Naldi

Il cavaliere senza nome di Ferruccio Cerio 1941, Neda Naldi

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Notte di fiamme di Ladislao Kisinev 1942, Talia Volpiana

Una notte dopo lā€™opera di Nicola Mannari e Nicola F. Nerino 1942, Neda Naldi

Lacrime di sangue di Guido Frignone 1944, Neda Naldi

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Vietato ai minorenni di Mario Massa 1944, Neda Naldi

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I promessi sposi di Sandro Bolchi 1967, Neda Naldi

InĀ Fuochi dā€™artificioĀ la recitazione di Neda Naldi ĆØ incerta e stentata che sembra il risultato della fretta, cosƬ la critica cinematografica.

InĀ I figli del marchese Luceraā€¦ la critica cinematografica cosƬ si esprimevaĀ Regista e protagonista giocano sul paradosso, cioĆØ sono i primi a non prendere troppo sul serio quello che accade. Accettano i fatti in obbedienza allo spettacolo e non alla logicaā€¦.Tuttavia il film ha una cornice curata e lā€™interpretazione ĆØ ottimaā€¦F. Sarazani ā€œIl Giornale dā€™Italiaā€ 22 gen 1939

IlĀ Settimanale FILM di cinematografo, teatro e radioĀ Anno V- N. 9 28 Febbraio 1942-XX dedica a Neda Naldi la copertina per il filmĀ Una notte dopo lā€™opera.

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Il DrammaĀ quindicinale di commedie di grande successo diretto da Lucio Ridenti Anno XVIII ā€“ n. 3091-392 1 e 15 dicembre 1942-XXI dedica la copertina a colori a Neda Naldi per il filmĀ Una notte dopo lā€™opera.

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Nel 1943 ha inoltre lavorato con Guido Brignone per la realizzazione del filmĀ Lacrime di sangueĀ dove ha interpretato la parte di Luisa. Prima del definitivo titolo, il film ĆØ stato piĆ¹ volte annunciato con quelli deĀ Le vie del peccato, Notturno o Una donna sola.

La rivista di teatro radioĀ Cine MagazzinoĀ settimanale delloĀ  spettacolo anno 1 n. 21 27 maggio 1943-XXI dedica a Neda Naldi la copertina per il filmĀ Lacrime di sangueĀ prodotto dallā€™Imar Rex Roma.

IL DrammaĀ Quindicinale di Commedie di Grande Successo diretto da Lucio Ridenti Anno XIX ā€“ n. 408-409 15 agosto ā€“ 1 settembre 1943 dedica a Neda Naldi la copertina a colori di Brunetta per il filmĀ Lacrime di sangue.

PerĀ Lacrime di sangueĀ la critica cinematografica cattolica si rivela impietosa.

ā€œ[ā€¦]Ā La regia di Brignone, pur vantando allā€™attivo una indovinata corsa notturna di calesse, e talune sintesi che permettono di sorvolare su particolari equivoci, manca di uno stile proprio, ĆØ oppressa di reminiscenze, spesso preferisce narrare piĆ¹ con parole che visivamenteĀ [..]ā€. (M. Meneghini, ā€œLā€™Osservatore Romanoā€, 23/3/1944).

InĀ Vietato aiĀ  minorenniĀ la critica cinematografica cattolica ĆØ cosƬ aggressiva ed escludente che non lascia spazio a revisione di giudizio.

ā€œ[ā€¦]Ā Se moralmente ci troviamo di fronte ad una produzione malsana e urtante, strutturalmente non sappiamo trovarvi nulla di originale, di polso; e tecnicamente, oltre ad una condotta sommaria, molti episodi sanno di appiccicaticcioĀ [ā€¦]ā€. (M. Meneghini, ā€œLā€™Osservatore Romanoā€, 1/4/1944).

Sono interventi moralizzatori che tendono alla chiusura dei cinematografi o alla censura sul cinema, condannando lo spreco di denaro speso malsanamente in un cinematografo.

In collaborazione con Giorgio Prosperi ĆØ autrice del soggetto del film diretto da Franco RossiĀ Solo per te, LuciaĀ 1952, ispirato allā€™omonima canzone, che rimane il suo ultimo contatto con il mondo del cinema.

Meno conosciute sono le vicende della cinematografia italiana dallā€™8 settembre 1943 allā€™aprile 1945, cioĆØ durante la Repubblica Sociale Italiana.

Subito dopo la costituzione della R.S.I. il Ministro della Cultura e Propaganda Fernando Mezzasoma, preso atto della avvenuta distruzione pressochƩ totale di CinecittƠ ad opera dei bombardieri anglo-americani e dei successivi saccheggi, decise di trasferire nel Nord Italia le strutture trasferibili e il personale interessato.

Il luogo prescelto fu Venezia ed esattamente una ex fabbrica di birra nellā€™isola della Giudecca. Con la distruzione di CinecittĆ , coincide il crepuscolo di Neda Naldi nel cinema come attrice.

Intanto nel 1942, Ā Neda Naldi, era passata al teatro con Annibale Ninchi e poi con Anton Giulio Bragaglia, dove le sue doti artistiche potevano essere meglio utilizzate.

Infatti, nel 1942-43 Neda Naldi fu primattrice, in alternanza con Anna Proclemer, del Teatro delle Arti, la compagnia di Anton Giulio Bragaglia. Vuole fare il grande passo verso la ribalta, attrice del cinema pur godendo di una larghissima notorietĆ , non si sente in possesso della celebritĆ  e corre al teatro per la voglia di ribalta.

Bella, avvenente, fotogenica, bruna e esile, con qualitĆ  non comuni, occhi limpidi, ma profondi, il teatro sembra piĆ¹ congeniale per mettere in luce le sue doti artistiche e, difatti, fin dal debutto nel 1942, accanto ad Annibale Ninchi e poi al Teatro delle Arti nella compagnia diretta da Anton Giulio Bragaglia, mostra un temperamento abbastanza notevole. Diventata la compagna in scena e nella vita di Salvo Randone, ottiene ottimi consensi accanto a lui soprattutto nella commediaĀ La fastidiosaĀ 1963, per la regia di JosĆØ Quaglio. Disegna con molta aderenza psicologica intense figure di madri nei vari quadri dello spettacoloĀ I tromboniĀ 1957 di Zardi, accanto a Gasman, messo in scena da Luciano Salce.

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Il grande passo ĆØ stato tentato da Neda Naldi su un palcoscenico milanese in una recitazione del piĆ¹ classico repertorio, una commedia di Goldoni.

Nella stagione 1957/58 Salvo Randone e Neda Naldi con la compagnia teatrale dello Stabile Pugliese, rappresentĆ² ā€œAssassinio nella Cattedraleā€ di Elliot, regista Orazio Costa, ā€œZona Grigiaā€ di Calendoli, ā€œEnrico IVā€ di Pirandello, ā€œPane Altruiā€ di Turgenev, regista Pietro Sharof e regista dello Stabile Andrea Camilleri, musiche di Fiorenzo Carpi. Direttore dello Stabile era il dottor Giuseppe Giacovazzo. Lo spettacolo ebbe un successo clamoroso e diverse repliche, poi cominciĆ² la turnĆØe.

Con ā€œAssassinio nella Cattedraleā€Ā  Salvo Randone vince il premioĀ  San Genesio.

Nel 1957 il 6 settembreĀ Il litigioĀ regia Claudio Fino con Salvo Randone e Neda Naldi registrĆ² un ambio successo.

Al Teatro Valle Roma il 29 marzo 1964 con programma di sala dellā€™Enrico IV di Luigi Pirandelli, regia di JosĆØ Quaglio e con Salvo Randone e Neda Naldi scene e costumi di Eugenio Guglielminetti. Con un testo di Gian Renzo Morteo su Salvo Randone, ci furono numerose repliche.

Come scrittrice esordisce con il romanzoĀ Il Re di NapoliĀ Roma 1951, poi con Leggenda liricheĀ Roma 1952 eĀ Il fiato e il segnoĀ Caltanisette 1972.

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Nel 1953 vince ilĀ premioĀ ā€œPirandelloā€ con la commediaĀ Lā€™ebrea, scritta in collaborazione con Eraldo Miscia.

SuccessivamenteĀ Lā€™EbreaĀ di Neda Naldi 1955, diventa un romanzo ed inaugura una stagione di romanzi di consumo dal valore letterario piĆ¹ o meno discutibile dedicati allā€™olocausto. Eā€™ questo il giudizio della critica.

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Eā€™ attiva anche in televisione, dove appare, quasi sempre a fianco di Randone ma ricoprendo sempre ruoli secondari, inĀ  sceneggiati e commedie qualiĀ Il LitigioĀ eĀ Tutto per beneĀ entrambe dirette da Claudio Fino nel 1958, quindiĀ Frana allo scalo nordĀ 1959 diretta da Sandro Bolchi. Poi Claudio Fino la ripropone nel 1967 sempre accanto a Randone in una memorabile edizione del PirandellianoĀ EnricoĀ  IV.Ā Fra gli sceneggiatiĀ Tom JonesĀ 1960 diretto da Macchi,Ā I Promessi SposiĀ 1967 diretto da Sandro Bolchi che le affida anche nel 1969 un discreto ruolo neiĀ Fratelli KaramazofĀ e infine lā€™originaleĀ Il negro biancoĀ 1970 della serieĀ Processi a porte aperteĀ per la regia di Carla Ragionieri.

Dal1a programmazione del 5 giugnoĀ  2015 alle 21.15 suĀ Rai 5, abbiamo notizia che si concludeva con ā€œRe Learā€ adattato per la TV da Sandro Bolchi nel 1960, il ciclo ā€œShakespeare Yesterdayā€.

Protagonisti dello spettacolo, la cui regia ĆØ curata dallo stesso Sandro Bolchi, sono Salvo Randone, Anna Miserocchi, Wandisa Guida eĀ Neda Naldi.

Tragedia in cinque atti, in versi e prosa, scritta nel 1605/1606, Re Lear, una delle piĆ¹ alte manifestazioni del genio shakespeariano e del teatro di ogni tempo.

Come scrittrice e intellettuale ĆØ presente allā€™inaugurazione della mostra del libro a Palermo il tre ottobre 1952, in qualitĆ  di scrittrice.

Lā€™attrice e scrittrice Neda Naldi ĆØ con Quasimodo, notizia diffusa daĀ Cultura Italia, alla consegna del premio Tor Margana. E, in omaggio a Quasimodo Premio Nobel, a cura di Giancarlo Vigorelli, per la collana letteraria, la CEDRA registra le letture di Neda Naldi e Salvo Randone: dvd i grandi classici del teatro opere immortali e interpreti dā€™eccezione.

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Con lā€™Enrico IV, debutta a Torino -il 20 Gennaio 1964 al Teatro CarignanoĀ  di Torino, tragedia in tre atti di Luigi Pirandello Regia di JosĆ© Quaglio Scene e costumi di Eugenio Guglielminetti Salvo Randone (Enrico IV), Neda Naldi (La marchesa Matilde Spina), Maria Pia Mele (Frida), Alberto Terrani (Il marchese Carlo Di Nolli), Mario Chiocchio (Il barone Tito Belcredi), Giuseppe Pertile (Il dottor Dionisio Genoni), Tonino Pierfederici (Landolfo, Loto), Adalberto Andreani (Arialdo, Franco), Augusto Soprani (Ordulfo, Momo), Aldo Capodaglio (Bertoldo, Fino), Roberto Bruni (Giovanni), Berto Capodaglio, Leone Ghigi (Due valletti in costume).

Lā€™undici dicembre del 1966, si ha notizia dalla stampa che ā€œAlla Feluca espone Neda Naldi che esordƬ come pittrice, due anni prima, con una serie di ritratti di Salvo Randoneā€œ. Sulle qualitĆ  di pittrice di Neda Naldi, non ci sentiamo qualificati ad esprimere giudizi, perciĆ² facciamo parlare un esperto:

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Qualcosa di Liberty ĆØ riscontrabile anche in alcune tele di Neda Naldi, che espone a La Feluca: lā€™esempio si adduce a ulteriore dimostrazione del dilagare di una moda che sembrerebbe incontenibile, se non si sapesse, e proprio perchĆ© si tratta di una moda, che i suoi giorni sono contati, a parte chā€™essi erano scontati fin dallā€™epoca dei nostri nonni. Qui la pittrice se la cava con una roseitĆ  smeraldina che ben si sposa alle reviviscenze di Klimt o di chi sia; pagato cosƬ il suo tributo al Ā«neoĀ» di turno, se ne lava subito le mani per avvalersi di una esperienza Ā«in larga misura espressionista e in parte surrealistaĀ», dominata sostanzialmente dallā€™amore per Kokhoschka (A. Bovi). Allora sā€™intende il carattere particolare di questo naturalismo colto anche ai margini di altre esperienze (teatro, letteratura, ricordi di terre lontane) e, per un intimo bisogno di comunicare la propria partecipazione vitale alla realtĆ , ricostituito in tele dense, succose, poetiche (5).

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Dopo lā€™annullamento del matrimonio con Horn Alessandro, sposa con rito religioso il 28 dicembre 1970, allā€™etĆ  di cinquantasette anni, Salvo Randone. Lā€™atto di matrimonio ĆØ stato registrato al Comune di Roma nel 1971, parte II serie a n. 47.

Al Teatro delle Arti, per la prima della commedia ā€œPensaci Giacominoā€ di Luigi Pirandello, Roma 18 marzo 1981(6), Salvo Randone ĆØ con la moglie Neda Naldi. SarĆ  una delle sue ultime apparizioni che precedono la sua lunga malattia, mentre il marito continuerĆ  ancora, per oltre un decennio, a lavorare pure in precarie condizioni di salute.

Nella vecchiaia, Salvo Randone, rattristato da ristrettezze economiche e dalle precarie condizioni di salute della moglie, Ā lā€™attore calcĆ² ancora i palcoscenici con una maschera i cui tipici tratti, convulsi e amari, assunsero una nota di tragica veritĆ .

In suo nome nel 1993 ĆØ stato istituito il premio teatrale ā€˜Salvo Randone.

Salvo Randone era qualcosa di indescrivibile, un genio assoluto, uno di quelli che ĆØ rimasto sulle scene fino alla fine dei suoi giorni, quando cieco lo accompagnavano sul palcoscenico perchĆ© recitasse nel suo modo epico, facendo musica, e il pubblico alla fine lo applaudiva per 25 minuti ininterrotti, perchĆ© aveva assistito a una specie di miracolo. Una cosa da brivido.

Salvo Randone aveva unā€™attrice preferita? Si, Neda Naldi.

Lui adorava sua moglie, diceva che un uomo doveva sempre offrire un mazzo di rose alla sua donna, e tutto quello che faceva voleva farlo con la moglie, ma lei non era unā€™attrice che ha lasciato un suo segno specifico.

Era attrice di unā€™altra generazione, dal ricordo non sempre vivo, infatti, il ricordo delle grandi attrici del secolo scorso, ĆØ passeggero, le immagini possono con il tempo spesso diventare solo un patetico e ridicolo ricordo.

Il legame con la terra natia, Tramutola, di Italia Volpiana, Neda Naldi, lo ritroviamo nelle parole della raccoltaĀ Il fiato e il segno:

Il focolare dovā€™ĆØ della mia infanzia?

Mai piĆ¹ sul tuo

balcone

smaltato dagli anni

si accenderanno i rudi estatici amori

dellā€™alba.

Sbiancato ĆØ il sangue dei gerani,

madre.

In questi versi, ĆØ angolare la realtĆ  e cosƬ tagliente e vivido il ricordo della sua infanzia tramutolese. Il legame che sente per la terra natia ĆØ forte. Mi sono chiesto a cosa sia dovuto. Culturalmente si ĆØ formata altrove, legami di parentela non ne ha, le amicizie possono essere soltanto un caro ricordo dellā€™infanzia. Odori, sapori, sensazioni, questi sƬ, sono presenti e vivi anche nelle sue liriche. Ma tutto il resto puĆ² essere solo sfumato, i ricordi sono andati, i nomi dei compagni di scuola dimenticati. Forse solo pochi episodi, ancora impressi nella sua mente, ma troppo poco per poter spiegare questo legame. O, forse, ĆØ solo lā€™incapacitĆ  di stabilirne di nuovi, di radicarsi in una nuova realtĆ , che scambia per un attaccamento morboso alla sua terra natia.

Neda Naldi ci lascia allā€™etĆ  di 80 anni spegnendosi, dopo una lunga malattia. Era rimasta per circa dodici anni, chiusa in casa, non aveva partecipato neppure al funerale del marito, Salvo Randone, deceduto a Roma il 6 marzo 1991.

Neda, ci lascia in una triste giornata del 26 Giugno 1993 a Roma. Al suo funerale, era presente solo il figlio adottivo, Italo Giuseppe Volpiana Randone.

Neda Naldi, ci piace ricordarla cosƬ come la osserviamo nelle sue foto. Di bello aspetto, esile, occhi limpidi e profondi che rivelano unā€™anima ardente e appassionata, gemme vivide, incastonate in un ovale perfetto. La bocca non ĆØ meno luminosa, ma non sa nascondere una piega malinconica. Eā€™ stata attrice seria, dotata di un temperamento e di una volontĆ .

(1)Ā Volpiana dovrebbe derivare dal nome della localitĆ  Volpiana di Crespadoro della provincia di Vicenza. Il cognomeĀ VolpianaĀ ĆØ specifico del vicentino.

(2) Archivio Comunale Tramutola

(3) Lettera al sindaco di Tramutola 5 settembre 1907, copia presso di me, consegnatami durante una visita di cortesia, dal dott. Luigi Marotta.

4 Archivio Luce da Internet

(5) La fiera letteraria Mostre Romane di Vittorio del Galzo

(6) Fondazione scuola nazionale di cinema biblioteca SI GIRAĀ  Il Dramma annoĀ  46 ā€“ n. 10 -ottobreĀ  1970 Biblioteca Centro Studi TST Fondo Rizzi -Trabucco

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