Principale Arte, Cultura & Società Poesia. ‘Pane e…Quotidiano’

Poesia. ‘Pane e…Quotidiano’

Quotidiano

La Poesia è per tutti

foto di copertina  Federico Garcia Lorca

… la poesia non si mangia ma può diventare indispensabile

Rubrica culturale del Corriere di Puglia e Lucania, a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte

L’intento della rubrica è quello di sfatare l’idea che la poesia sia qualcosa di astruso e che possa piacere o non piacere. In realtà la poesia è nelle nostre vite più di quanto noi possiamo immaginare. Basti pensare alla commistione della poesia con le altre forme artistiche, per esempio alla musica pop, di cui essa è un riflesso.

Proporremo, ogni giorno, pochi grammi di poesia, legati ad un fatto del giorno o ad una data da ricordare sperando che, tra le mille incombenze quotidiane, ogni Lettore, possa ritagliarsi qualche minuto per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi.

Buona Poesia!

Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte

redazione@corrierepl.it

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Il 17 aprile 1949, nasce a Todi Patrizia Cavalli. Si trasferisce a Roma, dove si laurea in Filosofia, con una tesi di estetica della musica. Conosce Elsa Morante che la laurea poeta con “la poesia che non avrebbe cambiato il mondo”. Nel 2019, con ‘Passi giapponesi’, volume di prose, è stata finalista al Premio Campiello. Nei suoi versi emerge la volontà di un dire inquieto e comunque aperto, legato alla quotidianità dell’esperienza personale e di un io poetico centrale e autentico. Al 2020 risale la sua più recente raccolta di poesie, ‘Vita meravigliosa’. Oltre all’attività poetica, si dedica a traduzioni per il teatro. Ha tradotto testi di Shakespeare e Molière. Con la raccolta ‘Sempre aperto teatro’, ha vinto il Premio Letterario Viareggio-Repaci. Da “Il Cielo”in Poesie, una raccolta del 1992, vi proponiamo:

Adesso che il tempo sembra tutto mio

Adesso che il tempo sembra tutto mio
e nessuno mi chiama per il pranzo e per la cena,
adesso che posso rimanere a guardare
come si scioglie una nuvola e come si scolora,
come cammina un gatto per il tetto
nel lusso immenso di una esplorazione, adesso
che ogni giorno mi aspetta
la sconfinata lunghezza di una notte
dove non c’è richiamo e non c’è più ragione
di spogliarsi in fretta per riposare dentro
l’accecante dolcezza di un corpo che mi aspetta,
adesso che il mattino non ha mai principio
e silenzioso mi lascia ai miei progetti
a tutte le cadenze della voce, adesso
vorrei improvvisamente la prigione.

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