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Pensieri sulla sicurezza mentre guido a Roma

Parlano sempre di sicurezza, questi nostri governanti, promettono sempre sicurezza, ma voi vi sentite sicuri? State tranquilli la sera se vi trovate nei pressi della stazione Termini? Vi sentite sicuri se vi trovate in certi quartieri di Roma? E se la macchina davanti a voi sulla Tangenziale, mentre andate tranquilli con la famiglia per andare in pizzeria, procede a zig zag, perché alla guida c’è una signora il cui sguardo passa continuamente dalla strada al cellulare, dal cellulare alla strada, vi sentite sicuri? A proposito, scusate se cambio discorso, stavo riflettendo sul fatto che anche il Creatore non ha provveduto alla nostra sicurezza. Non aveva previsto il cellulare, altrimenti ci avrebbe creati con tre mani, due per la guida e una per il cellulare.

E anche due occhi non ci bastano più, perché non possiamo dare un compito ad un occhio e un compito diverso all’altro. La signora sulla Tangenziale non avrebbe sbandato continuamente se avesse potuto adoperare un occhio per il cellulare e l’altro per la strada. Ci vorrebbero quattro occhi, insomma. Tre mani e quattro occhi. Ma forse il Signore semplicemente non aveva previsto gente incosciente al volante delle automobili, e forse aveva previsto che vigili in borghese si facessero ogni tanto un giretto nel traffico, per ritirare la patente a tutti quelli che guidano parlando, litigando, ridendo, scherzando al cellulare.

Carmelo Dini

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